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A.B. 16 novembre 2015
Ad Alghero ragno raro mai visto in Italia
La sua distribuzione nota prima d’ora spaziava dalla Grecia all’India. Si valuta se possa trattarsi di un endemismo, mentre non c’è alcun dubbio sulla sua totale innocuità


ALGHERO - Continuano le ricerche aracnologiche all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte del naturalista e fotografo Marco Colombo. Dopo la scoperta della nuova specie di ragno botola Amblyocarenum nuragicus, mai descritta prima ed attualmente ritenuta endemica della Sardegna avvenuta lo scorso anno, ora è la volta di un nuovo ritrovamento: si tratta di Lipocrea epeirodes, un piccolo ragno inoffensivo di forma allungata e dal colore paglierino. I ragni sono animali molto importanti per l’ambiente ed aiutano l’uomo predando una grande quantità di invertebrati nocivi per le coltivazioni.

Nuove segnalazioni geografiche di ragni vengono fatte di continuo dagli studiosi competenti in giro per l’Italia, ma la particolarità di questo ritrovamento sta nella distribuzione della specie. Già nota per altri Paesi, descritta in Israele nel 1872, si sa che è presente anche in Yemen, Turchia, Grecia e ad est, fino all’India: il Parco Regionale di Porto Conte risulta essere dunque la località più occidentale in cui sia mai stato trovato, nonché la prima segnalazione sia per la Sardegna che per l’Italia intera. Notato per la prima volta nel 2009, allo stato attuale delle conoscenze non è possibile stabilire se questo ragno sia sempre vissuto in Sardegna e passato inosservato (fatto non improbabile, vista la scarsità di ricerche) o se vi sia arrivato in seguito, magari con piante o altri materiali importati; in altre specie simili è stata osservata un'espansione recente dell’areale distributivo grazie al fenomeno del riscaldamento globale.

La specie è osservabile durante la notte su lentischi, palme nane, olivi e asfodeli, dove costruisce per la cattura degli insetti una classica tela che viene demolita e mangiata dal proprietario prima dell’alba, una pratica questa comune a molti ragni imparentati con Lipocrea epeirodes, per recuperare energie grazie all’apporto proteico della seta. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Arachnology, il Bollettino della Società Aracnologica Britannica, in collaborazione con l’aracnologo belga Robert Bosmans (Unità di Ecologia Terrestre di Gent). Nella pubblicazione, quest’ultimo ha aggiunto altre segnalazioni per l’Isola di ben diciannove specie, tra le quali il nuovo Centromerus isaiai dal Monte Ortobene, in onore dell’aracnologo Marco Isaia dell’Università di Torino.

[Foto di Marco Colombo]


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