Marcello Orrù
8 ottobre 2015
L'opinione di Marcello Orrù
Gli immigrati vengono dopo i sardi
La protesta inscenata questa mattina a Villanovaforru da circa un'ottantina di immigrati che hanno danneggiato strutture e oggetti vari è un fatto grave e purtroppo non è un caso isolato. Quanto accaduto oggi segue le proteste di Valledoria, Palmadula e anche negli scorsi mesi in altri centri sardi si sono ripetuti episodi simili. Queste persone, a cui viene garantita assistenza e cibo gratis, dicono di non trovarsi bene nelle strutture che li ospitano e danno vita a manifestazioni di rabbia che creano disordine e caos in piccoli centri, che non erano abituati ad affrontare simili problemi di ordine pubblico.
Voglio esprimere la mia piena solidarietà ai cittadini di Villanovaforru e al proprietario della struttura danneggiata. Il trattamento riservato dal Governo agli immigrati avrebbe fatto comodo a tantissimi sardi, a numerosi padri di famiglia costretti ogni giorno ad andare a mendicare un tozzo di pane alla Caritas, perchè senza lavoro e senza reddito alcuno, a tanti padri separati costretti a vivere in macchina.
Questa situazione che vede lo stato mantenere persone peraltro irriconoscenti è diventata intollerabile. Non ci si meravigli pertanto se i nostri concittadini sono sempre più amareggiati da quella che è diventata una evidente diversa parità trattamento: io ritengo che coloro che, mantenuti dall'Italia, si lamentano perchè mangiano e dormono male, o per qualche giorno di ritardo nell'erogazione dei soldi destinati alle ricariche telefoniche, non debbano trascorrere un giorno in più in territorio sardo e vadano immediatamente rispediti nei loro rispettivi paesi. C'è una crisi sociale ed economica devastante: prima i sardi.
*consigliere regionale
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