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Marco Di Gangi 29 luglio 2015
L'opinione di Marco Di Gangi
Sugli eventi pauperismo o tafazzismo


E' su Facebook l'ultimo sfogo-denuncia di Franca Masu, artista algherese di fama internazionale che lamenta il comportamento dell'assessore alla Cultura e della Fondazione Meta, i loro silenzi, l'incapacità di dare risposte, di programmare eventi. Questo sfogo fa il paio con la recente protesta di uno dei gruppi algheresi più rappresentativi della musica e delle tradizioni della nostra città: la Companya del Corall, anch'essa vittima del silenzio degli enti e forse inserita in chissà quale lista di proscrizione. E gli episodi di trascuratezza sono tanti, alcuni passano inosservati, ma preoccupano ugualmente, come ad esempio il fatto che una delle manifestazioni culturalmente di maggior spessore ad Alghero, come la rassegna "Il Cinema delle terre del mare" a cura della Società Umanitaria, splendido esempio di connubio fra cultura e promozione del territorio, evento non "comprato o prestato", ma studiato e prodotto ad Alghero, non goda nemmeno del patrocinio del Comune di Alghero e non sia stato inserito nel calendario degli eventi.

Ci troviamo in presenza di una forma di pauperismo o di tafazzismo (ricorderete il noto personaggio autolesionista che si picchiava con una bottiglia) o, ancor peggio, di una selezione degli eventi che sembrerebbe fatta non tanto in base alla loro intrinseca qualità, ma apparentemente al presunto colore politico di provenienza, o peggio ancora sulla base di altre ragioni difficili da comprendere. In realtà non sono sempre chiare le dinamiche che animano le decisioni o le mancate decisioni dell’Amministrazione e del suo braccio operativo Meta circa la sponsorizzazione o il patrocinio di rassegne, manifestazioni, spettacoli o eventi vari. Sarebbe utile a tutti, Amministrazione Comunale per prima che le modalità tramite le quali si individuano, si definiscono e si programmano tutti questi eventi fossero codificate in modo tale da garantire la più ampia trasparenza anche nella destinazione delle relative risorse economiche, considerata l’attuale ristrettezza di mezzi. Gli operatori culturali e gli artisti, come in ultimo anche la città, meritano risposte e le meritano in tempi rapidi, che si tratti di una risposta affermativa o, al contrario, negativa: non è giusto lasciarli nel limbo per mesi.

Si ricordi l'assessore, nell'attesa che finalmente questa Amministrazione ne capisca la "mission", e che queste elucubrazioni che durano da oltre un anno vengano portate a conoscenza della città, che la Fondazione Meta è nata per programmare e per dare risposte puntuali e che se la politica la imbavaglia e la lega, risulterà solo inutile e dannoso tenerla in vita. Noi crediamo fermamente che la Fondazione Meta, messa nelle condizioni di svolgere pienamente le sue funzioni, quelle attribuitegli sin dalla nascita, possa supportare le politiche culturali e turistiche che una città come Alghero merita di mettere in campo per accrescere il suo prestigio a livello nazionale ed internazionale. Ci auguriamo che l'alleggerimento delle deleghe dell'assessore alla Cultura e al Turismo, dallo scorso lunedì privato della delega al Personale, consenta finalmente una migliore interazione fra Assessorato e la Fondazione e soprattutto eviti che si perpetrino errori marchiani come quelli finora compiuti, magari dovuti solo all’inesperienza. E’ ora di cambiare marcia.

*presidente di Azione Alghero
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