Oltre 85ettari di macchia mediterranea in fumo tra Costa Corallina e San Teodoro, bruciate alcune case e centinaia di turisti evacuati: questi i primi numeri della giornata di fuoco che la Gallura ha vissuto ieri
SAN TEODORO - Oltre 85ettari di macchia mediterranea in fumo tra Costa Corallina e San Teodoro, bruciate alcune case e centinaia di turisti evacuati da alberghi e villaggi turistici verso la spiagge: questi i primi numeri della giornata di fuoco che la Gallura ha vissuto ieri (martedì), a causa dei due incendi scoppiati nel primo pomeriggio a San Teodoro (in località L'Alzoni) ed a Porto Istana, nel territorio olbiese
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Sul posto, contro fiamme alimentate dal vento (che ha raggiunto anche i 60chilometri orari) hanno operato tutte le squadre a terra dei Vigili del Fuoco di Olbia, Sassari, Tempio ed Arzachena, Corpo Forestale e Protezione civile, coadiuvati anche dagli elicotteri e dai canadair disponibili. Spenti i roghi, i nuclei investigativi della Forestale hanno iniziato ad effettuare i rilievi per risalire alle cause dei due incendi, che, stando alle prime ricostruzioni, sarebbero partiti entrambi da strade di facile accesso. Anche per questo motico, gli Ispettorati di Nuoro ed Olbia non hanno certo escluso la pista dolosa.
Le fiamme nel territorio olbiese, hanno preso vigore nella zona del “Villaggio Le Vele”, come già quattro anni fa, puntando rapidamente verso il “Villaggio La Corallina”, danneggiando gravemente una villetta, oltre ad un rudere. Danni anche a recinzioni e verande di altre villette sfiorate dall'incendio. L'incendio di San Teodoro, pare sia “nato” nella stessa zona nel quale, lunedì notte, i Barracelli erano intervenuti per spegnere un altro rogo.