La nota ufficiale firmata dalla segretaria regionale di Nursing Up arriva dopo mesi di segnalazioni sulle disfunzioni dei reparti
TEMPIO PAUSANIA - «In questi mesi, più volte abbiamo segnalato alla Direzione delle Professioni Infermieristiche dell’Asl di Olbia la grave situazione in cui versano le dotazioni infermieristiche dei reparti dell’Ospedale Paolo Dettori. Non riusciamo infatti a capire le intenzioni della Direzione Aziendale, quale sia la mission ; vogliamo capire se l’intenzione è quella di traghettare il Paolo Dettori verso morte certa oppure se si ha l’intenzione di investire in questo ospedale situato nel cuore della Gallura e anche per la conformazione geografica del Territorio, indispensabile».
La nota ufficiale firmata dalla segretaria regionale di Nursing Up arriva dopo mesi di segnalazioni sulle disfunzioni dei reparti. «Il Nido di Tempio ormai viaggia da tempo con 4 unità (1 è assente per infortunio) per coprire l’arco delle 24 ore rimangono sole durante il turno lavorativo. Questo comporta un abbassamento della sicurezza non solo per il dipendente ma soprattutto per i neonati e le loro mamme; oltre al turno sono obbligate ad essere reperibili per il trasporto urgente dei neonati verso altre strutture ed attualmente èeper poter permettere le ferie estive sono costrette a saltare i riposi
Ortopedia: anche qui abbiamo 7 unita con un attività importante per il territorio, oltre agli interventi si svolgono le seguenti
Ginecologia 4 unità infermieristiche risultano in servizio, senza nessuna deroga sindacale sono obbligate a fare il turno il mattino/notte, non sono presenti in dotazione organica ne gli OSS e spesso neanche gli Ausiliari, con conseguente demansionamento dei Professionisti infermieri» spiega Alessandro Nasone, segretario regionale del sindacato degli infermieri.
E prosegue: «la situazione dell’UO di Medicina non è meno problematica, anche qui si registrano carenze cronica di personale infermieristico e di supporto, carenza che rende difficoltosa la continuità assistenziale e l’assistenza infermieristica con un grave danno sia per l’azienda ma anche e soprattutto per il paziente». In conclusione, fanno sapere dal sindaco infermieri: «la carenza è talmente importante, che la coordinatrice, suo malgrado, non riesce a garantire le ferie contrattuali ai dipendenti e spesso e volentieri deve redarre i turni settimanalmente, creando disagi sociali e familiari ai propri dipendenti, come se non bastasse, la mancata creazione di una un unità infermieristica per i trasporti extraospedale , comporta che i colleghi, pur di garantire la necessario trasporto dei pazienti verso altri nosocomi, debbano lasciare i propri colleghi soli in corsi, con un notevole abbassamento della sicurezza».
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