Più di cinquanta sindaci hanno sottoscritto il documento: «servono soluzioni rapide»
SASSARI – Lunedì mattina, il presidente ed il direttore della Federazione interprovinciale di Coldiretti Sassari-Gallura Battista Cualbu e Francesco Ciarrocchi hanno consegnato al prefetto di Sassari Salvatore Mulas il documento in cui chiedono lo sblocco della movimentazione dei bovini voluta dal Ministero della Sanità. Documento, già inviato al direttore generale della Sanità animale del Ministero della Salute Silvio Borrello ed all’assessore regionale alla Sanità Luigi Arrù, che in pochi giorni è stato sottoscritto da oltre cinquanta amministrazioni comunali del territorio.
«La sottoscrizione e la condivisione del documento da parte dei sindaci del territorio - sottolinea Cualbu - testimoniano la gravità della situazione. Oggi abbiamo voluto coinvolgere e rendere edotto dell’argomento anche il prefetto perchè la situazione è insostenibile e merita di essere affrontata e risolta in tempi rapidissimi. E’ un’emergenza territoriale che sta mettendo a rischio centinaia di allevamenti di bovini». Il problema nasce dalle stringenti norme emanate dall’Unione Europea e recepite dallo Stato italiano che prevedono il fermo della movimentazione dei bovini, se non preventivamente vaccinati, in tutti quei territori che sono entrati in contatto con la Blue Tongue e in particolare con il “sierotipo 4”. Norma che colpisce anche la Gallura dove, però, questo tipo di infezione non è presente da più di un decennio.
«E’ una decisione assurda che non porta alcun beneficio ma solamente inutili spese - continua Cualbu - Siamo schiacciati dalla burocrazia e dalle emergenze ma non troviamo il sostegno della Regione che continua a giocare allo scaricabarile», precisa riferendosi al mancato pagamento di decine di milioni di euro di premi comunitari che ha portato nei giorni scorsi la sua organizzazione a dare l’ultimatum alla Regione minacciando manifestazioni di piazza, se non riuscirà a dare risposte concrete e risolvere il blocco in tempi stretti. «Questo ulteriore blocco della movimentazione dei bovini sia all’interno dell’Isola e soprattutto verso il continente, che si somma a quella per il “sierotipo 8” - continua sulla stessa linea il direttore Ciarrocchi - sta mettendo in ginocchio le nostre aziende che ogni anno spediscono in continente circa 15mila vitelli. Chiediamo per questo una deroga alla movimentazione dei bovini visto che non vi è circolazione virale per il sierotipo 4 da almeno dieci anni. Inoltre occorre mettere in atto tutte le procedure per dichiarare la Sardegna ufficialmente indenne per quei sierotipi per i quali da oltre due anni non si è rilevata circolazione virale».
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