ALGHERO - Prosegue per Alguer.it un viaggio per il mondo attraverso le storie di tanti algheresi che hanno scelto di vivere all´estero. Questa settimana è un algherese d'adozione il protagonista, Sergio Schintu, una laurea in Scienze Politiche nel cassetto e una nuova carriera nella ristorazione. La crisi economica lo ha portato fino a Mosca dove lavora come cuoco e pizzaiolo nello staff di un altro algherese famoso, lo chef Cristiano Andreini.

Dove abiti e che lavoro fai?
Abito a Mosca a 15 minuti dal centro della città e lavoro come cuoco/pizzaiolo.

A quanti anni sei andato via da Alghero, e perchè?
Vivo all'estero da dopo la laurea in Scienze Politiche. Dopo innumerevoli concorsi sono infine approdato a Barcellona, poi, investito dalla crisi, ho trovato rifugio a Mosca. Perchè? In Sardegna e in Italia avrei dovuto lavorare gratis, seguire tirocinii, stages, corsi di formazione gratuiti etc., e non avrei avuto futuro.

Tornando indietro rifaresti la stessa scelta?
Si, magari farei un'altra università o magari partirei all'estero da subito dopo il diploma. Tornando indietro cavalcherei da subito le opportunità offerte dagli scambi europei offerti dall'Universita' come i progetti Erasmus e Leonardo. Mi laureerei presto, senza perdere troppo tempo e fuggirei all'estero da giovane per crescere e formarmi fuori, i vecchi si devono accontentare di quel che trovano.

Cosa avresti fatto se non fossi mai partito?
Vedo cosa fanno i giovani della mia età, la maggior parte di loro (quelli che non sono già emigrati) cercano di sopravvivere con il supporto offerto dai genitori pensionati e aspettano che la "crisi" finisca campando di espedienti e facendosi sfruttare per meno di 500 euro al mese. Non avrei potuto pianificare un futuro, sarei stato abbastanza triste!

Potresti fare il tuo lavoro anche ad Alghero?
Il mio lavoro? Quale sarebbe il mio lavoro? Adesso io faccio il cuoco e il pizzaiolo, ma e' un mestiere che ho imparato di recente. L'università, il master, l'esperienza post lauream non mi hanno di certo preparato a questo. Ad Alghero potrei fare il cuoco, certo, è pieno di ristoranti. Non ho mai fatto il cuoco ad Alghero, ho sempre fatto altro, avevo altri progetti..

Se pensi ad Alghero la prima immagine che ti viene in mente?
Alghero il buen retiro, le passeggiate ai bastioni, nel centro, gli amici, il mare d'estate, la movida, il profumo della vacanza.

Resti o torni?
Resto, lo dico con un groppo in gola! In Russia ancora gli italiani sono visti bene, forse perchè non ci conoscono abbastanza. Sorridiamo, siamo allegri, positivi etc. A Mosca mi si offre una possibilità, una chance, un lavoro certo, uno stipendio certo, intravvedo un futuro, una possibilità di sviluppo personale, di realizzazione. Tornare per fare il disoccupato? Tengo duro e resto qui!

Un pregio e un difetto di Alghero?
Il pregio è sicuramente la bellezza del posto, il centro storico ripulito e valorizzato, vivibile sia d'estate che d'inverno. Un difetto, secondo me, è la gestione del turismo, l'offerta turistica. Si è deciso di puntare sulle famiglie a scapito della movida giovanile. Ricordo che d'estate, anni fa', dopo il mare, si poteva saltare da un locale all'altro tutta la notte e divertirsi fino alle 6 di mattina, gli ultimi anni alle 23:30 il centro era vuoto!

Alghero vista dai moscoviti...
Alghero non la conoscono a Mosca. La Sardegna è più famosa per l'altra costa, la Costa Smeralda e il sud dell'Isola.
Alghero è pressochè snobbata, anche se alcuni amici e amiche che ho dirottato in città in questi anni sono rimasti piacevolmente impressionati. La combinazione di mare, spiagge e centro storico non è da tutte le città costiere.

Un incontro inatteso con un concittadino.
A Mosca ho avuto modo di conoscere meglio il famoso chef Andreini che da Alghero si è trasferito in Russia per deliziare i palati piu' raffinati della Mosca dei giorni nostri.

Se vivete all'estero e volete raccontare la vostra storia scrivete a redazione@alguer.it