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Mariangela Pala 21 marzo 2015
Porto Torres: studenti a lezione di Cyberbullismo
Il fenomeno del cyberbullismo e dell’uso illecito del web. Questi i temi affrontati giovedì scorso alla sala Canu gremita di giovani studenti delle classi terze e dai loro genitori


PORTO TORRES - Il fenomeno del cyberbullismo e dell’uso illecito del web. Questi i temi affrontati giovedì scorso presso la sala Canu gremita di giovani studenti delle classi terze e dai loro genitori durante la Lezione-Conferenza, un’iniziativa dell’Istituto comprensivo 1 per avviare un processo d’informazione-formazione e sensibilizzazione che il prossimo anno, dovrà coinvolgere tutte le classi dell’istituto ed il maggior numero dei genitori. Il dirigente scolastico Vittorio Sanna ha sottolineato la necessità di mantenere un continuo dialogo con i Servizi sociali e la Polizia, in una fase in cui la scuola sta diventando sempre più un luogo ricco di comunicazione tecnologica dove gli studenti interagiscono con gli strumenti del web.

«Siamo tutti in balia delle nozioni e dell’istinto – ha dichiarato Sanna -per questo abbiamo bisogno di maggiore informazione». Un incontro partecipato per un argomento che ha suscitato interesse grazie alla presenza del Sostituto procuratore della repubblica, Luisella Pala Fenu che ha affrontato le problematiche della pedopornografia e dei reati ad essa connessi, e di tutti i pericoli che si nascondono nel web attraverso messaggi e siti ingannevoli.

Una lunga relazione dettagliata quella esposta dal maresciallo Giovanni Maggiolo sulle azioni di difesa e di prevenzione dai reati informatici, soprattutto penali, legati al bullismo elettronico, il cosiddetto cyberbullismo che si ha quando dal piano reale ci si sposta su quello digitale, con la diffusione di sms, e-mail, messaggi in chat, immagini, mms, video che sono offensivi o non rispettosi della riservatezza e della dignità altrui. Il maresciallo ha descritto una serie di reati molto diffusi attraverso l’utilizzo di internet (inguria, stalking, calunnia, diffamazione) comportamenti che per i 2/3 dei minori italiani sono la principale minaccia del proprio tempo.

Tali comportamenti sono percepiti, soprattutto dalle ragazze, considerate le principali colpevoli e vittime del bullismo. Per tanti ragazzi, il cyberbullismo arriva a compromettere il rendimento scolastico, erode la volontà di aggregazione della vittima, e nei peggiori dei casi può comportare serie conseguenze psicologiche come la depressione, fino ad arrivare al suicidio come gli ultimi fatti di cronaca hanno raccontato.
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