SASSARI - L'ex direttore generale della Asl di Sassari, Marcello Giannico, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di falsità ideologica in atti pubblici, falsità materiale e abuso d'ufficio. Insieme al manager, che sino allo scorso dicembre ha guidato la sanità sassarese, andranno a processo gli allora responsabili del servizio Gestione economico-finanziaria e del servizio Programmazione e controllo dell'Asl, Gianfranco Manca e Giovanni Michele Cappai, e due collaboratrici amministrative, Vittoria Pinna e Maria Antonietta Spanedda.

La vicenda giudiziaria è legata al controverso Bilancio del 2010, chiuso con un passivo che l'allora direttore amministrativo, Angela Cavazzuti, aveva quantificato in 800 mila euro, ma che secondo il manager ammontava addirittura a 18 milioni di euro. Per il sostituto procuratore, Gianni Caria, quel disavanzo clamoroso era stato creato volutamente per consentire a Giannico di denunciare agli uffici della Regione il rischio di un default e di scongiurare in questo modo la revoca del suo contratto per avere mancato gli obiettivi fissati al momento in cui era stato chiamato ai vertici dell'azienda sanitaria sassarese.

Secondo l'ipotesi accusatoria del pm Gianni Caria, Angela Cavazzuti si sarebbe opposta a quell'operazione e per questo sarebbe stata prima isolata e poi licenziata in tronco [LEGGI]. Motivo per cui il direttore generale è indagato anche per abuso d'ufficio, falso in atto pubblico e diffamazione aggravata. La vicenda era finita anche nella rubrica di Gain Antonio Stella sul Corriere della Sera [LEGGI] [LEGGI]. Oggi il Gup di Sassari, Giuseppe Grotteria, ha accolto la richiesta della Procura - cui si era associato l'avvocato Nicola Satta, legale dell'ex direttore amministrativo, che si è costituito parte civile - e ha respinto l'istanza di non luogo a procedere avanzata dall'avvocato Massimiliano Ravenna, legale di Giannico. La prima udienza è fissata per il 30 giugno.