CAGLIARI – Alla fine gli ambientalisti hanno vinto. La protesta di Legambiente risale solo a ieri e riguarda presunti riflessi negativi per fauna e ambiente in un habitat protetto in quanto «la strada provinciale n°1 (che attraversa le montagne di Assemini e Santadi), dove, fra derapate e accelerazioni, sfrecceranno i bolidi in gara, si trova all'interno del neonato Parco Regionale di Gutturu Mannu e dell'area di interesse comunitario S.I.C. Monte Arcosu».

Oggi è stato il turno del WWF che per bocca di Carmelo Spada, referente regionale, ha dichiarato: «Riteniamo improbabile che il rombo dei motori e lo sfrecciare delle auto all’interno di un vero e proprio santuario della natura quale è il parco del Gutturu Mannu possa essere definita un’attività produttiva eco-compatibile».

«Auspichiamo l’individuazione di percorsi alternativi – ha continuato l’esponente ambientalista – poiché in un’area naturale dove regna il silenzio e la natura con uno degli habitat principali del cervo sardo, non sia sostenibile lo svolgimento di un avvenimento sportivo impattante anche dal punto di vista dell’inquinamento acustico che arrecherebbe disturbo alla fauna selvatica».

In città nel mentre tutto è pronto per il Rally Costa del Sud-Città di Cagliari, primo atto del Campionato Sardegna Rally Cup, in programma domani e domenica. I 30 equipaggi iscritti hanno raggiunto il capoluogo. Ma dopo le polemiche degli ecologisti c'è stato un cambio di programma. La gara partirà domani con una prova in meno: annullata la speciale di Capoterra-Santadi perché vicina all'area protetta di Gutturu Mannu.