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Mariangela Pala 3 marzo 2015
Porto Torres: il 6 marzo sciopero settore portuale
Sciopero nazionale dei porti: lo hanno annunciato i sindacati che, a meno di marce indietro, incroceranno le braccia il prossimo 6 marzo contro la riforma dei porti. La protesta arriva anche a Porto Torres


PORTO TORRES - Sciopero nazionale dei porti italiani: lo hanno annunciato i sindacati che, a meno di marce indietro, incroceranno le braccia il prossimo 6 marzo. La protesta arriva anche a Porto Torres, dove nei giorni scorsi la Compagnia portuale si era schierata contro gli aumenti tariffari prospettati dalla bozza di ordinanza del commissario dell’Autorità portuale, Nunzio Martello. In occasione della riunione del Comitato portuale, venerdì scorso, il commissario aveva sottolineato che si trattava solo di una “proposta non ufficiale”, presentata attraverso una bozza di ordinanza, una sorta di provocazione che aveva creato allarme tra i lavoratori della Compagnia portuale di Porto Torres.

Ora la preoccupazione riguarda la "riforma" della legge 84 del 1994 che sconvolge l'attuale sistema regolato presente nei porti con gravi ricadute sociali. Lo sciopero di venerdì prossimo è stato deciso da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che giudicano «preoccupante la diatriba di competenze tra ministero dei Trasporti e quello dello Sviluppo economico» sulla riforma dei porti. Sul tavolo il Dl Concorrenza impostato dal Mise che contiene una parte rilevante anche d'ambito portuale.

I sindacati manifestano anche la propria contrarietà per la gestione del Ministero dei Trasporti della Riforma: «Ci tengono all'oscuro», si lamentano i rappresentanti dei lavoratori. La protesta, per una volta, vede unite tutte le componenti portuali: Ancip (Associazione delle compagnie portuali), Angopi (Associazione gruppi ormeggiatori e barcaioli porti italiani), Assiterminal, Assologistica, Assorimorchiatori, Federimorchiatori, hanno espresso, in una nota comune, «unanime dissenso sul contenuto del ddl», perché «in totale distonia con il lavoro di questi anni, sviluppatosi sia in sede istituzionale che all’interno del cluster marittimo-portuale. Pertanto si chiede al Governo di soprassedere sull’iniziativa di introdurre all’interno del ddl norme in materia portuale».
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