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S.I. 27 novembre 2014
Quartu, Scuola Rachel: «La Regione non la deve chiudere»
Se toccano la musica noi gliele suoniamo: manifestazione e sit-in musicale venerdì 28 Novembre alle 17 nel Parco Matteotti di Quartu promosso dai Riformatori a difesa della scuola civica di musica di Quartu che rischia la chiusura a causa dell’azzeramento dei fondi deciso dalla Regione


QUARTU - «Se toccano la musica noi gliele suoniamo»: è questo lo slogan della manifestazione popolare promossa dai Riformatori di Quartu a difesa della scuola civica “Luigi Rachel”, che rischia la chiusura a causa dell’azzeramento dei fondi deciso dalla Regione. La manifestazione si terrà venerdì 28 Novembre alle 17 nel Parco Matteotti di Quartu.

Sarà una vera e propria manifestazione di popolo: insegnanti e studenti della scuola civica protesteranno suonando. Un vero e proprio sit in musicale per dire no a una decisione che a Quartu manda a casa 40 docenti, i collaboratori e gli oltre 600 iscritti ai corsi musicali. In tutta la Sardegna il taglio riguarda 800 insegnanti e ben 8mila studenti. Alla manifestazione il coordinatore cittadino di Quartu, Elena Secci, ha invitato anche il sindaco, gli assessori e tutti i consiglieri comunali di Quartu. Parteciperanno anche associazioni e circoli culturali quartesi.

«Il rischio di chiusura delle scuole civiche di musica sarde, e quella quartese in particolare, - dice la coordinatrice quartese dei Riformatori, Elena Secci - ci preoccupano tantissimo. È arrivato il momento di fare qualcosa di concreto, almeno per quanto nelle nostre possibilità. Non possiamo stare a guardare: la politica ha il dovere di intervenire unita anche con azioni eclatanti, magari fuori dagli schemi, se la situazione lo richiede. Conosciamo la realtà della Scuola Civica di Quartu “Luigi Rachel” e ciò che significa per la nostra città e per i 40 docenti, i collaboratori e le oltre 600 persone iscritte che sino a oggi hanno animato e usufruito del fondamentale servizio pubblico».

Insomma, una battaglia senza steccati ideologici e di schieramento. Ecco perché, prosegue Secci, «abbiamo invitato alla manifestazione tutti i cittadini in forma singola o associata, i rappresentanti politici di tutti gli schieramenti che vorranno condividerlo con noi. La manifestazione sarà inoltre l'occasione per presentare l'iniziativa “Insieme per la musica” una raccolta fondi che consentirà di promuovere l'insegnamento della musica attraverso l'istituzione di borse di studio destinate ai bambini ed ai ragazzi meritevoli di famiglie in difficoltà”»

Nella foto i Riformatori Sardi
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