L’appello parte dal vicepresidente di Confcommercio Sardegna e Confturismo Giancarlo Deidda, che auspica «politiche condivise per programmazione flussi turistici»
OLBIA - «Lo Stato non ci lasci mai più soli nella programmazione dei flussi turistici». Gli imprenditori turistici della Sardegna, cioè tutto il comparto del settore ricettivo, dagli alberghi ai ristoratori ai servizi, dopo avere fatto sforzi enormi lanciano un appello al Governo, perchè tutte le scelte sulle politiche dei trasporti e del turismo vengano condivise.
L'invito arriva dal vicepresidente di “Confcommercio Sardegna” e “Confturismo” Giancarlo Deidda, che interviene sulla vicenda del caos al porto di Olbia, in seguito al blocco del traghetto “GoinSardinia”. «Qualsiasi politica legata al turismo non può che essere coordinata dalla politica – spiega – mai, infatti, abbiamo assistito alla chiusura di un'autostrada perchè il gestore era in difficoltà, perchè lo Stato non lo avrebbe permesso. Non vorremmo che tutti questi sforzi venissero vanificati da giornate come questa e che – aggiunge – qualcuno tragga giovamento da questa situazione di emergenza temporanea che sta vivendo la Sardegna, la perla delle mete turistiche del Mediterraneo».
«Sembra di essere ritornati agli Anni Ottanta, con macchine lasciate per ore al sole, bambini che piangono e mamme che cercano un posto per scaldare i biberon – aggiunge Deidda – la nuova classe imprenditoriale turistica isolana ha posto rimedio a questa situazione e ancora oggi dimostra la propria serietà venendo incontro alle persone che si sono ritrovate a terra, mettendo a disposizione posti letto gratis».
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