PORTO TORRES - Strana moria di equini all’Asinara, in particolare di cavalli che si trovano allo stato brado. Lo denuncia in una lettera l’ex responsabile del Tecnico Agrario dell’isola, Carlo Hendel che ha dichiarato «l’Asinara non ha speranza per la mancanza di risorse necessarie allo sviluppo e alla tutela della fauna». Nella lettera indirizzata al Ministro dell’ambiente On. Gian Luca Galletti, al sindaco Beniamino Scarpa e all’Ente Parco si evidenzia con preoccupazione la situazione dei cavalli che non avendo a disposizione erba fresca o fieno per nutrirsi, concentrano le loro attenzioni verso la ferula, genere di piante delle famiglia delle Apiaceae che, rispetto alle altre essenze, conserva inalterata e a lungo, la freschezza ed il colore verde.

La “Ferula communis” contiene alcuni principi attivi di natura dicumarinica ad attività anticoagulante e provocano effetti di tipo emorragico che conducono rapidamente l’animale alla morte, con atroci sofferenze. «Quando l’isola dell’Asinara era sotto la giurisdizione del Ministero della Giustizia, l’Ufficio dell’azienda agricola del penitenziario, ora in quiescenza, oltre ad effettuare campagne di “deferulizzazione” dei pascoli, disponeva per tempo l’acquisto di cospicue scorte di fieno per mantenere stabulati gli animali sino all’arrivo delle prime piogge». Approvvigionamento reso possibile all’epoca, grazie ai finanziamenti stanziati dal Ministero competente e che consentivano gli interventi di conservazione della fauna e tutela ambientale. Necessario mettere in atto alcune ipotesi organizzative individuando possibili economie di spesa, in particolare nelle attività di controllo della fauna selvatica, specificare le spese prioritarie per dare alcune indicazioni sulle spese da limitare o da tagliare, e garantire la manutenzione degli stabili utili per favorire lo sviluppo dell’isola.

«Manca una vera e propria programmazione, una ricerca di vie di finanziamento per non interrompere attività essenziali per l’isola, come la salvaguardia della fauna e la manutenzione delle aree già pregevoli e delicate dell’Asinara», dichiara Hendel. Sull’isola, oltre ai cavalli, vivono anche i famosi asinelli albini dell’Asinara, specie protetta e, da tempo, oggetto di studio e tutela da parte dell’Università di Sassari, ed anche questo tipo di equino, se costretto dalla scarsità di cibo, potrebbe nutrirsi della ferula, il vegetale tossico.

«La perdita di uno o più soggetti di asinello albino, per qualsiasi causa, costituirebbe un danno gravissimo al patrimonio genetico di questa specie», sottolinea Carlo Hendel, che chiede un intervento urgente da parte del Ministro Galletti, affinchè vengano accertati i fatti, provvedendo a disporre ogni opportuna misura straordinaria, anche di tipo economico, nell’immediato diretta ad evitare che gli animali possano subire tali violenze e per il futuro che l’isola dell’Asinara possa subire dei “vulnus” così gravi. Nella lettera si chiede infine che, «escluse le responsabilità di tipo penale, qualora venissero accertate responsabilità d’ogni tipo a carico di funzionari o uffici preposti dell’Ente Parco, si proceda senza indugi al loro allontanamento».