Consegnati oggi, nell’ambito della Settimana della Bellezza di Legambiente, 5mila euro per due scuole colpite dal ciclone Cleopatra
OLBIA - Nel novembre scorso, il terribile ciclone Cleopatra colpì e sconvolse la Sardegna. Ci furono sedici vittime, case distrutte, strade e ferrovie interrotte, allagamenti in tutta la zona centro settentrionale dell’Isola. A Natale, “Legambiente” lanciò una raccolta fondi attraverso i biglietti d’auguri, chiedendo di donare un contributo da 10 a 100euro per partecipare alla ricostruzione delle scuole colpite dall’alluvione e la risposta, come spesso accade in questo Paese, è stata positiva. Infatti, oggi, venerdì 11 aprile, nell’ambito delle iniziative della “Settimana della Bellezza” di Legambiente, sono stati consegnati i primi 5000euro raccolti dal circolo Legambiente "Un Po di vita" di Castelvetro Piacentino, dalla Protezione Civile di Opera e dal circolo “Legambiente Savona”, per le scuole dell'Infanzia e Primaria “Maria Rocca” di Via Ragusa e “Santa Maria” di Via Cimabue di Olbia.
Nell’auditorium della scuola, si è svolto un incontro per la consegna dei fondi raccolti al quale hanno partecipato Marta Battaglia, della direzione regionale di Legambiente, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, i dirigenti scolastici Giovanni Ibba e Silvia Sirtori ed un gruppo di allievi delle due scuole. Battaglia ha inoltre consegnato un attestato a testimonianza dell’impegno di Legambiente, che sa quanto sia importante agire nell'emergenza, ma anche continuare ad essere presenti nel difficile cammino della ricostruzione.
«Solidarietà e partecipazione fanno più bella l’Italia. Questa raccolta fondi – ha dichiarato la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni – conferma ancora una volta che nonostante la crisi e le tante difficoltà che caratterizzano questo Paese, il concetto di bene comune e della partecipazione alla vita collettiva è sempre fortissimo. Ecco allora che questi principi, se trasformati in gesti concreti, possono esprimere una grande bellezza e anche una grande soddisfazione. Perché l’alluvione di novembre non ha colpito solo i cittadini sardi ma tutta l’Italia».
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