La protesta dei lavoratori «richiama all’impegno tutte le istituzioni coinvolte, certamente la Regione, ma soprattutto lo Stato», ha dichiarato il senatore di Sel
OLBIA - «La questione “trasporti” riguarda il sistema dei collegamenti “da e per la Sardegna” nel suo complesso e rappresenta uno dei punti di maggior rilievo della “vertenza Sardegna”».
Inizia così l’intervento del senatore di Sel Luciano Uras, in occasione della protesta dei lavoratori della “Meridiana”, promossa dai sindacati, che «richiama all’impegno tutte le istituzioni coinvolte, certamente la Regione, ma soprattutto lo Stato. Continuità territoriale, persone merci, linee e approdi marittimi e soprattutto vettori e rotte aeree non sono temi che possano esaurirsi in una iniziativa della Regione. Sono aspetti che riguardano la responsabilità del Governo nei confronti della comunità sarda. E’ da sempre una indecenza l’atteggiamento di ogni governo nazionale su questa questione – sottolinea Uras - e altrettanto indecente l’atteggiamento della Commissione Europea. Le più alte responsabilità pubbliche nazionali e comunitarie fanno finta che la Sardegna non appartenga al contesto Italiano ed Europeo, lasciandola ad una pericolosa e progressiva solitudine, un ulteriore limite oltre quello naturale dell’essere “isola”».
«Si sono fino ad oggi, anche per responsabilità grave della precedente maggioranza regionale, privilegiati gli interessi degli armatori e delle compagnie aeree, piuttosto che quelle dei cittadini sardi e dei lavoratori del settore. La vertenza Meridiana con il pericolo di licenziamenti massicci al 2015 deve essere trattata nel suo complesso. La Regione alzi la voce, e anche tutti i parlamentari sardi – senza alcuna distinzione politica - convergano su una mozione di protesta per richiamare lo Stato alla giusta attenzione e a un produttivo impegno sui collegamenti e i “trasporti, e in questo quadro sia data soluzione vera alla rivendicazione occupazionale dei lavoratori Meridiana», ha concluso il senatore di Sel.
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