Sollevato il conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale. L´ira di Cappellacci e la soddisfazione degli ambientalisti
CAGLIARI - E' ufficiale l'impugnazione da parte del governo contro la revisione del piano paesaggistico della Sardegna. Sollevato, dunque, il conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale, riguardo la deliberazione Giunta regionale Sardegna n. 45/2 del 25 ottobre 2013 con cui è stato adottato (art. 11 della legge regionale Sardegna n. 4/2009), l’aggiornamento e la revisione del piano paesaggistico regionale – P.P.R. (1° stralcio costiero).
Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, è pronto a dare battaglia. «L’impugnazione del nuovo Piano Paesaggistico è l’ennesimo atto arrogante del Governo centrale verso la Sardegna» ha commentato. «I sardi - ha aggiunto - hanno il diritto di decidere come tutelare il proprio paesaggio e non accettano lezioni da soggetti tutt’altro che disinteressati sia dal punto di vista politico che da quelle economico. La casta degli ambientalisti con la villa in riva al mare e i nostalgici delle norme che si applicavano ai nemici e si interpretavano per gli amici è destinata a vedere schiantare le sue menzogne ideologiche contro la verità degli atti».
Soddisfatti gli ambientalisti. «Le associazioni ecologiste Amici della Terra, Lega per l’Abolizione della Caccia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – oltre ad aver inoltrato (21 novembre 2013) un atto di intervento con “osservazioni” nelle procedure di modifica del P.P.R. e nella relativa valutazione ambientale strategica (Vas) - avevano chiesto un urgente intervento del Ministro per i Beni e Attività Culturali e degli Organi centrali e periferici del Ministero per fermare quanto prima l’efficacia delle illegittime previsioni del piano paesaggistico recentemente stravolto. Così avevano fatto anche numerosi cittadini, associazioni, comitati. Esprimono, quindi, forte soddisfazione per l’impugnativa statale. Naturalmente, seguiranno ulteriori azioni nelle opportune per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio della Sardegna, auspicabilmente con altre associazioni ambientaliste e culturali».
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