«Ho in mano una bomba»: queste le parole del consigliere comunale di Forza Italia Nunzio Camerada, lunedì in aula, nell´estremo tentativo di evitare la discussione del Piano di Conservazione e Valorizzazione della Bonifica di Alghero. Vizio sanato e delibera approvata: esultano tutte le borgate, sbloccati 5mila ettari di terreno comunale. Dura la reazione in Consiglio: sarà aperta un'apposita verifica istruttoria. Le dichiarazioni di Curedda e Pirisi
ALGHERO - «Ho in mano una bomba». Ma non voleva far saltare in aria il Palazzo comunale di Alghero, semmai, molto più astutamente, impedire la definitiva approvazione del
Programma di Conservazione e Valorizzazione della Bonifica di Alghero, eccependo un vizio formale nell'istruzione delle sue osservazioni al piano. Un atto che, senza entrare nei tecnicismi, porta una grande novità su oltre 5mila ettari di territorio comunale: sblocca gli investimenti e la possibilità di effettuare migliorie fondiarie ed edilizie in quanto adegua il vecchio
Prg tutt'ora vigente, al Piano Paesaggistico come dispone la normativa.
Nunzio Camerada era convinto di avere in mano la vera "bomba", tanto da mettere in guardia tutti i colleghi dell'Opposizione, pronti probabilmente a gridare allo scandalo, nel tentativo di mettere in pessima luce Amministrazione, Giunta e Maggioranza consiliare. Quando il consigliere di Forza Italia si è diretto verso il segretario generale per consegnare il pacchetto di ben nove osservazioni mai prese in considerazione e quindi mai portate all'attenzione dell'aula, in molti hanno pensato al «solito
bluff». I più pensavano a qualche sotterfugio ostruzionistico insomma, tipico delle dinamiche consiliari spesso in voga tra maggioranze e minoranze, in quello che è il "gioco di ruolo" preferito dai politici.
Niente affatto. Si è subito capito che Camerada aveva calato il suo
asso. Osservazioni "fantasma", come sono state definite da alcuni consiglieri, rimaste inspiegabilmente chiuse nel cassetto per circa due anni: tanto che la questione si tinge di giallo. Tra le oltre 150 osservazioni regolarmente presentate ed istruite, infatti, non sarebbero mai comparse proprio quelle protocollate con
Pec dal consigliere dell'opposizione nel maggio 2017. Un fatto decisamente anomalo, che getta un'ombra densa sull'ufficio Urbanistica e soprattutto sugli istruttori.
Tanto che sarà disposta un'apposita verifica interna presso il competente ufficio del Comune di Alghero, per capire come sia stato possibile che un pacchetto di nove osservazioni protocollate dal consigliere comunale di Forza Italia Nunzio Camerada non siano state inserite agli atti e portate in discussione insieme a tutte le altre. Un chiarimento richiesto con forza dallo stesso sindaco, a cui poi si sono uniti il presidente della Commissione Vittorio Curedda e il consigliere Mimmo Pirisi. Osservazioni saltate fuori soltanto a circa due anni di distanza e in occasione dell’ultimo consiglio comunale utile per l’eventuale presa d’atto (lo stesso Camerada nulla aveva eccepito nel 2018 in aula, in occasione della seduta dedicata). Osservazioni risultate tecnicamente non accoglibili dal dirigente competente e quindi bocciate.