S.O.
22 febbraio 2019
Otto impresentabili alle Regionali
Ecco i nomi risultati non conformi al Codice di Autoregolamentazione della Commissione antimafia o condannati per la legge Severino. Cinque impresentabili sono del centrodestra, due del Pd e uno di una lista autonomista
CAGLIARI - Sono otto i candidati risultati non conformi al Codice di Autoregolamentazione della Commissione antimafia o condannati per la legge Severino. Cinque impresentabili sono del centrodestra, due del Pd e uno di una lista autonomista. I nomi li ha comunicati il presidente dell'Antimafia Nicola Morra Morra, spiegando che cinque stati rinviati a giudizio e con fase dibattimentale in corso, mentre gli altri tre, avendo sentenza di condanna in primo grado, verrebbero, qualora eletti, sospesi dalla carica.
I NOMI - Si tratta di Gianfranco Ganau, Pd-Sardegna Zedda presidente, imputato per tentata concussione in concorso (il dibattimento è in corso); Valerio Meloni del Pd-Sardegna Zedda presidente, imputato di tentata concussione in concorso (anche qui il dibattimento è in corso); Antonello Peru di FI-Berlusconi per la Sardegna, imputato di concussione aggravata (dibattimento in corso); Giovanni Satta, Lista Solinas Presidente, imputato di tre procedimenti (per riciclaggio in concorso con altri al Tribunale di Nuoro, al tribunale di Tempio Pausania per riciclaggio, al Tribunale di Cagliari per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall'ingente quantitativo e dall'essere reato trans nazionale); Marco Carlo Marra, partito dei Sardi Facciamo lo stato, imputato per corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
Oltre a questi cinque, risultati non conformi al codice di autoregolamentazione dell'Antimafia, altri tre candidati hanno riportato sentenze di condanna in primo grado per la legge Severino e ove eletti scatterebbe la sospensione. Si tratta di: Maurizio Porcelli, Solinas presidente, che risulta essere stato condannato dal Tribunale di Cagliari il 17 maggio 2018 per 4 reati di abuso d'ufficio alla pena di un anno e sei mesi di reclusione (è stato proposto appello); Alberto Randazzo, FI Berlusconi per la Sardegna, condannato dal Tribunale di Cagliari il 20 febbraio 2017 a 3 anni di reclusione per peculato continuato (proposto appello) e Oscar Salvatore Giuseppe Cherchi, FI-Berlusconi per la Sardegna, condannato dal Tribunale di Cagliari nel 2017 a 4 anni di reclusione per peculato continuato (anche in questo caso è stato proposto appello).
|