Il quesito sul blog delle stelle: Il ritardo nello sbarco è avvenuto per tutelare l´interesse dello Stato?. Santangelo chiede apertamente di votare no. Anche in Sardegna il movimento si scappa: la base dice no all´immunità
CAGLIARI - C'è aria di resa dei conti tra i militanti del Movimento 5 Stelle, dove la voragine elettorale aperta sul versante amministrativo e il travaso continuo di preferenze a favore della Lega inizia a creare più di un problema ed evidenzia una netta spaccatura tra la base del partito e i piani alti romani. Gli iscritti del M5S potranno votare sulla piattaforma Rousseau per il caso Diciotti lunedì 18 febbraio dalle 10 alle 19.
Ecco quanto si legge sul blog delle Stelle, nel tentativo di edulcorare una consultazione che, comunque vada a finire, rischia di spaccare ancor più il movimento, che mai fino a ieri avrebbe mai neanche immaginato di interrogarsi su una richiesta di autorizzazione a procedere in campo giudiziario. «Non è - si spiega - il solito voto sull'immunità. Di quei casi si occupa l'art. 68 della Costituzione, e su quelli il M5S è sempre stato ed è inamovibile: niente immunità, niente insindacabilità. Questo è un caso diverso: stiamo parlando dell'art. 96 della Costituzione. E' un caso senza precedenti perché mai in passato la magistratura ha chiesto al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell'esercizio delle sue funzioni».
Il quesito della consultazione online recita: «Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato? - Sì, quindi si nega l'autorizzazione a procedere - No, quindi si concede l'autorizzazione a procedere». Un fatto abbastanza complicato perfino da commentare, col tentativo in atto di sostituzione (o scambio) di potere. «Ritengo che l'autorizzazione a procedere contro Salvini non vada concessa perché si tratta di una scelta collegiale del consiglio ministri - così il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Vincenzo Santangelo. Non saremmo dovuti arrivare a questo - ha proseguito - Salvini avrebbe dovuto rinunciare al voto e farsi processare. La scelta finale spetterà comunque alla base. Voteremo sì se questa sarà la volontà che emergerà dalle consultazioni online», ha concluso il Sottosegretario.
Ma c'è anche chi contesta lo strumento della consultazione sulla piattaforma. «Voterò sì. Nel nostro programma è prevista l'abolizione di ogni tipo d'immunità per ministri e parlamentari», dice Elena Fattori, senatrice del Movimento 5 Stelle, in una intervista al Quotidiano Nazionale. «Non sono dissidente - sottolinea Fattori -, sono coerente. Il nostro programma parla chiaro», «non sono stata eletta in base al contratto di governo. Io ho un vincolo rispetto al programma del Movimento e basta».
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