La Giunta regionale ha dato il via al “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la sclerosi multipla in Regione Sardegna”. Lo scopo è di garantire un modello assistenziale al quale professionisti, aziende sanitarie pubbliche e private e cittadini sono chiamati a rifarsi per avviare processi continui di miglioramento
CAGLIARI - Un percorso specifico destinato alle persone malate di sclerosi multipla, con un approccio multidisciplinare ed interdisciplinare in cui l’assistenza sanitaria e sociale sono integrate in un unico distretto, snodo cruciale nel sistema di coordinamento dell’intero percorso di cura sin dalla diagnosi. Lo ha approvato la Giunta regionale dando il via al “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la sclerosi multipla in Regione Sardegna”.
Lo scopo è di garantire un modello assistenziale al quale professionisti, aziende sanitarie pubbliche e private e cittadini sono chiamati a rifarsi per avviare processi continui di miglioramento. La Direzione generale della Sanità, con il supporto del Tavolo tecnico regionale, dovrà condurre un monitoraggio in grado di valutare l’adozione omogenea in tutto il territorio regionale del percorso assistenziale. Con un successivo provvedimento, saranno approvati i requisiti organizzativi e tecnologici della rete regionale per la cura della sclerosi multipla.
In Italia si verificano circa 3.400 nuovi casi l’anno, cinque-sei ogni 100mila persone, dodici ogni 100mila in Sardegna. La mortalità in Italia è pari a 0,4 ogni 100mila persone. La prevalenza della sclerosi multipla media per l’Italia si stima intorno ai 193 casi per 100mila abitanti; più alta per la Sardegna: 337 casi per 100mila abitanti.
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