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Red 26 gennaio 2019
23mln per Sinis ed Oristano
Programmazione territoriale: è il 17esimo progetto finanziato dalla Regione autonoma della Sardegna. «Sviluppo e lavoro obiettivi possibili», sottolinea l´assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci


ORISTANO - Parte il “Viaggio nella terra dei giganti” per l’Unione di Comuni Costa del Sinis ed il Comune di Oristano, che possono contare su 23milioni di euro per realizzare i loro progetti di sviluppo del territorio. L’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci ha firmato oggi il progetto, il 17esimo chiuso, alla presenza di amministratori locali, imprenditori, sindacati e cittadini. Un progetto ambizioso che, insieme ai 24milioni valorizzati all’interno di altre politiche già finanziate ed ai 250mila euro stanziati con il protocollo firmato con la Conferenza episcopale sarda per la valorizzazione degli edifici di culto, muove complessivamente 47milioni per sei Comuni, i cinque dell’Unione (Baratili San Pietro, Cabras, Narbolia, Riola Sardo e San Vero Melis) più Oristano per un totale di 48.600 abitanti. Dei 23milioni, 4,5 sono riservati ai bandi per le imprese del territorio, di cui 2 destinati all’ILab di Oristano, un centro di competenza specializzato nel settore “agroindustriale, food design, cibo&salute e tradizioni in ambito agroindustriale”, per favorire una rete che punti sul “fattore cibo” sotto i diversi aspetti: produttivo, commerciale e distributivo, coinvolgendo l’intero contesto regionale. 3milioni sono destinati alla valorizzazione delle zone umide. Obiettivo principale del progetto, articolato in sei azioni ed oltre quaranta interventi, è quello di favorire uno sviluppo sostenibile economico, occupazionale e sociale del territorio del Sinis e dell'Oristanese, attraverso la valorizzazione degli attrattori culturali di livello internazionale in chiave turistica, il potenziamento delle imprese ed il miglioramento della qualità della vita dei cittadini con particolare attenzione a giovani e ad anziani.

«Questo territorio ha enormi potenzialità e questo progetto, in cui siamo felici sia rientrata anche Oristano, promette di valorizzarle al meglio per farle diventare eccellenze internazionali, per potenziare l’offerta turistica ma anche per creare condizioni di vita e lavoro migliori a vantaggio di chi questa terra la abita - dice Paci - Oristanese e Sinis, siamo in una terra che custodisce uno straordinario patrimonio monumentale e archeologico, che spazia dai primi villaggi neolitici sulle rive dello stagno di Cabras alle torri spagnole a difesa delle coste, e che trova la sua massima espressione nel complesso scultoreo dei Giganti di Mont’e Prama, conosciuti ormai a livello mondiale, e nella città punico-romana di Tharros. Accanto a questi attrattori culturali abbiamo quelli ambientali, altrettanto importanti: questo territorio è un’area d’interesse naturalistico nazionale e internazionale, con sette Siti di interesse comunitario, quattro Zone di protezione speciale) e l’Area marina protetta “Penisola del Sinis–Isola di Mal di Ventre” istituita nel 1997. Cultura, ambiente ed agroalimentare: un territorio che concentra il meglio delle potenzialità della Sardegna e che con questo progetto, creando sviluppo e occupazione, saprà valorizzarle a vantaggio di tutta l’Isola». «Il progetto per cui oggi firmiamo – dichiara il sindaco di Oristano Andrea Lutzu - si intitola “Viaggio nella terra dei giganti”. Devo dire che mai titolo poteva risultare più appropriato: questa volta questo territorio, che ospita quella straordinaria risorsa culturale che sono i Giganti di Mont’e Prama, dimostra di essere un gigante nelle scelte strategiche per lo sviluppo. Questa è una programmazione che non cala dall’alto, ma nasce dalle legittime istanze delle comunità locali, che dimostrano di superare steccati e campanili, che punta a progetti integrati capaci di favorire uno sviluppo organico di un’ampia fascia del territorio oristanese che mai come questa volta ha dimostrato coesione e voglia di unirsi sulle cose da fare. Oristano (lo ricordo sempre) era fuori dalla programmazione territoriale. Nell’ultimo anno, la lungimiranza dei sindaci dei Comuni dell’Unione Costa del Sinis Terra dei giganti, unita alla disponibilità della Regione, ha riaperto le porte a una collaborazione che porta al risultato di oggi. Questo deve essere inteso come un punto di partenza e non come un traguardo. Dobbiamo essere bravi a sfruttare questa opportunità, impiegare al meglio i milioni assegnati a Oristano e dare gambe ai tanti validi progetti messi in campo, con il rilancio di Torre Grande e i tanti altri progetti in corso con i quali oggi gettiamo le basi per il rilancio della località marina».

«L’aspetto gigantesco di questa operazione - spiega Luigi Tedeschi, presidente dell'Unione dei Comuni Costa del Sinis - è la capacità di trovare un punto di equilibrio tra tutte le realtà locali. In questo senso, la Regione ha avuto un ruolo fondamentale, coinvolgendo a pieno titolo i sindaci e le realtà locali. L’ingresso di Oristano è stata la conseguenza logica di un progetto di ampio respiro, organico e omogeneo. Non era pensabile di progettare in grande lo sviluppo del Sinis estromettendo la sua porta d’ingresso. La presenza di Oristano è stata preziosa per dare maggior qualità al nostro complesso di progetti, così come è stato il supporto tecnico del Gal, che ha garantito la professionalità e la continuità della progettazione. Il successo di questo piano è che è partito dal basso. Non è stato l’amministratore, locale o regionale, che ha imposto le sue idee, ma sono stati gli imprenditori, le associazioni e la gente comune che hanno dettato le linee di intervento raggiungendo un obiettivo straordinario, partendo dalla salvaguardia degli aspetti naturali e culturali, dal coordinamento delle varie azioni e non dallo sfruttamento indiscriminato del territorio. Una volta realizzate tutte le opere programmate, il territorio del Sinis e di Oristano godrà di un complesso di opere integrate tra loro che permetteranno la fruizione delle bellezze culturali e naturali capaci di attrarre nuovi flussi turistici. Sono evidenti i benefici che ci saranno in termini di occupazione e sviluppo durante la realizzazione delle opere, ma soprattutto a cantieri chiusi con le tante nuove occasioni di lavoro che sicuramente matureranno e sono la base di questa idea di programmazione». «La Programmazione territoriale è una delle politiche di maggior successo della nostra Giunta, siamo molto orgogliosi e soddisfatti dei risultati ottenuti. Abbiamo scelto di rendere i paesi, i territori, le zone interne protagonisti assoluti, mai come in questi anni sono stati al centro delle politiche di sviluppo della Regione – conclude Raffaele Paci - Con la programmazione territoriale da 500milioni abbiamo garantito attenzione a tutti, chiamandoli a progettare insieme a noi la loro idea di sviluppo e di futuro, assicurando importanti finanziamenti, e la risposta è stata straordinaria, tanto che alla nostra programmazione territoriale partecipa il 100percento del territorio. È stata una sfida importante e inedita, completamente nuova rispetto al passato, una sfida che stiamo vincendo tutti insieme e su cui ci impegneremo fino all’ultimo giorno».

Nella foto: la firma dell'assessore regionale Raffaele Paci
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