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Giuliano Tavera 11 gennaio 2019
L'opinione di Giuliano Tavera
Associazioni sportive condannate a morte


Gli esercenti, con le regole sui suoli pubblici, li hanno sistemati; i balneari, con la gestione della posidonia spiaggiata li stanno sistemando; gli anziani, con l’abbandono del CRA, li hanno definitivamente relegati in un ostello estivo per giovani; infine, dei cittadini, delle famiglie e delle imprese, con le cartelle pazze, si stanno occupando in questi giorni e per i mesi a venire. Adesso è venuto il turno di sistemare le associazioni sportive. Quelle associazioni, fatte sopratutto di volontari e appassionati, che consentono a tantissimi bambini e ragazzi della nostra città di fare sport e crescere in ambienti sani imparando, insieme ad uno sport, le regole della convivenza civile, della tolleranza e del rispetto verso gli altri. L’ineffabile sindaco Bruno, insieme al suo assessore allo sport, che nessuno conosce, e alla sua imperterrita maggioranza, ha deciso la morte dello sport ad Alghero predisponendo un bando per la assegnazione delle strutture sportive alle nostre associazioni che, al confronto, quello per la realizzazione della TAV Torino-Lione è poca cosa.

Già nelle precedenti assegnazioni degli impianti le società sportive, per lo più dilettantistiche e senza fine di lucro, erano state sottoposte a condizioni insostenibili da un punto di vista economico e gestionale, ponendo a loro carico obblighi legati alla manutenzione straordinaria degli impianti che normalmente dovrebbero essere garantiti dal Comune, con conseguenti oneri finanziari pesantissimi. Oggi Bruno, non pago del disastro precedente, ha deciso di uccidere definitivamente lo sport cittadino, mettendo a rischio, di fatto, la possibilità per migliaia di bambini e ragazzi di praticare l’attività sportiva. I nuovi bandi prevedono infatti procedure di partecipazione, impegni finanziari, obblighi gestionali che sarebbero forse eccessivi anche per società professionistiche di grande dimensione. Per prima cosa le povere, in quanto impoverite e abbandonate dalla amministrazione Bruno, associazioni sportive della città dovrebbero affidare a studi legali specializzati le pratiche per la sola partecipazione ai complicatissimi bandi predisposti dal Comune. In seconda battuta, una volta avuta l’aggiudicazione della struttura, procedere con la messa in sicurezza, con i collaudi, con l’ottenimento delle certificazioni e addirittura, cosa davvero incredibile, procedere, ove mancante, all’accatastamento della struttura!!! Evidentemente il Comune non lo ha fatto.

E siamo solo all’inizio. Una volta fatto tutto questo, sempre le povere associazioni sportive dilettantistiche e di volontariato sportivo, hanno l’obbligo di investire risorse ingentissime per illuminare, riscaldare, produrre acqua calda e, naturalmente, custodire, pulire, manutenere, le strutture e le attrezzature esistenti, e acquistare quelle ulteriori necessarie. Inoltre garantire la sicurezza e i servizi essenziali ai piccoli atleti, alle loro famiglie e al pubblico. Naturalmente hanno anche l’obbligo di garantire tutto questo con costose fideiussioni e cauzioni a favore della amministrazione comunale. Una follia. Come abbiamo detto la condanna a morte per moltissime associazioni sportive. Forse questo per il sindaco Bruno non è un argomento da prima pagina, non garantisce titoli e interviste.

Occuparsi dello sport dilettantistico, delle scuole calcio o basket, delle squadre minori, degli sport a livello giovanile, non soddisfa la sua necessità di apparire. Sappia il sindaco che invece lo sport, quello di base, quello che fa crescere bambini e ragazzi, che coinvolge le famiglie è un elemento essenziale per la crescita sana di qualsiasi comunità. Una amministrazione responsabile dovrebbe incoraggiare e premiare tutte le associazioni che si impegnano, ripetiamo spesso a titolo di volontariato, per far crescere lo sport, qualunque esso sia. Il Partito Sardo d’Azione si impegna perché le prossime amministrazioni regionale e comunale diano il giusto rilievo allo sport di base, favorendo il suo sviluppo con azioni concrete che facilitino l’attività delle associazioni e dei ragazzi. Sino ad ora, arrivati a pochi mesi, dalla fine del suo mandato di sindaco, Mario Bruno non ha fatto altro che intralciare, affossare o, quando è andata bene, ignorare lo sport, chi lo insegna e chi lo pratica. Provi un questi ultimi giorni a rimediare al disastro, blocchi questi scellerati bandi per l’affidamento dei campi e delle palestre cittadine. Anche se questo non dovesse garantirgli un titolo con foto sul giornale.

*segretario cittadino Psd'Az Alghero
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