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M.T. 10 dicembre 2018
Verso il voto: Sabotaggio a Solinas
Quello che accade in queste giornate nel Centrodestra regionale è chiaro: Forza Italia, sondaggi alla mano, teme la debacle elettorale e tenta in tutti i modi di far saltare la candidatura di Cristian Solinas. Ma il caos politico nasconde una resa dei conti tutta interna a Forza Italia, che rischia di trascinare con se anche Riformatori e Udc


SASSARI - Pietro Pittalis, Salvatore Cicu e Alessandra Zedda, in ordine sparso ma non troppo, lanciano l'allarme neanche tanto celato. Sondaggi alla mano, c'è il forte rischio che Cristian Solinas non riesca nella conquista della presidenza della Regione. Giorno dopo giorno, infatti, le rilevazioni sui territori consegnerebbero dati estremamente preoccupanti ai leader di Centrodestra, tanto da mette in guardia tutte le correnti di Forza Italia e alleati, con Massimo Zedda in netta ascesa anche nell'area più a destra.

Pittalis, Cicu e la Zedda, infatti, sono le punte di diamante contro Ugo Cappellacci, l'unico finora a sostenere velatamente Solinas (Psd'Az), anche se indiscrezioni sempre più pressanti raccontano che punterebbe ancora sul cambio in corsa con l'Azzurro e fedelissimo Stefano Tunis. Insomma è la bagarre a due mesi dal voto. La spaccatura nella coalizione è infatti palese, tanto da creare confusione anche nell'elettorato più convinto. C'è chi strizza l'occhio apertamente al giovane sindaco di Cagliari, e chi vorrebbe cambiare candidato e promuove incontri e tavoli politici.

Con tre interviste parallele dalle pagine di Unione Sarda e Nuova Sardegna, Zedda, Cicu e Pittalis avviano quello che in molti considerano un vero e proprio sabotaggio alla leadership del segretario del Psd'Az: i forzisti isolani ripongono così le loro speranze nel tavolo nazionale perché la scelta del leader in Sardegna fa parte di un ragionamento più ampio che include, nell’alleanza del centrodestra, tutte le Regioni che vanno al voto il prossimo anno. Tra queste il Piemonte, l'Abruzzo e la Basilicata.

Difficile capire come potrà risolversi l'accesa contesa. Quello che appare chiaro è infatti la guerra interna innescata all'indomani della convention di Matteo Salvini a Cagliari e l'accelerazione del tavolo sardo nell'indicare proprio il leghista a 4 Mori per la leadership interna, un fatto che è parso ai più una bocciatura di Forza Italia nei confronti di quello che oggi non è più nemmeno un alleato di governo. Indiscrezioni sempre più pressanti, parlano anche di malumori accesi all'interno degli altri due partiti di coalizione, Riformatori sardi e Udc, con i rispettivi leader che non gradirebbero tanto sfilacciamento.

Nella foto: Cristian Solinas, candidato alla presidenza del Centrodestra sardo
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