M.P.
6 ottobre 2018
Fallimento Astaldi: allarme Psd´Az sulle bonifiche
Alla luce di quanto sta avvenendo, il Psd’Az si interroga sul futuro delle bonifiche e del progetto Nuraghe
PORTO TORRES - «Il Partito Sardo D’azione esprime forte preoccupazione per la grave situazione finanziaria della Società Astaldi capofila del Progetto Nuraghe che prevede la bonifica del sito di Minciaredda, già fortemente in ritardo di circa 1800 giorni sula tabella di marcia». Alla luce di quanto sta avvenendo, il Psd’Az si interroga sul futuro delle bonifiche e del progetto Nuraghe. A luglio di quest’anno l’annuncio dell’Assessore della difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spanu, dove rivendicava il mantenimento degli impegni sul progetto Nuraghe, visto che il ministero dell’Ambiente aveva apposto la firma definitiva sul decreto che approvava la fase 1 del progetto stesso.
«Qualche giorno fa, sempre la stessa assessore regionale, ci dice che la parte più consistente del progetto è invece ancora impigliato nelle maglie della burocrazia statale e comunale», sottolinea il segretario cittadino Psd’Az, Ilaria Faedda. A questo si aggiunge la notizia che la società Astaldi ha deliberato di presentare al Tribunale di Roma una domanda di concordato preventivo “con riserva”, a causa di vicende politiche economico/finanziarie che hanno imposto di adeguare il Piano di rafforzamento patrimoniale e finanziario presentato al mercato. «La nostra comunità ha riposto forti aspettative sulla bonifica del sito industriale della Marinella – aggiunge il segretario cittadino Psd’Az- ccco perché ci sentiamo seriamente preoccupati per il futuro sviluppo economico ed occupazionale del territorio».
Il partito dei quattro mori denuncia «l’immobilismo, l’apatia, e la superficialità con cui l’amministrazione comunale sta trattando la questione “bonifiche”. Non è concepibile e più tollerabile che un argomento come questo sia scomparso dall’agenda politica del consiglio comunale di Porto Torres, e di questi temi se ne parli dappertutto tranne che nella massima istituzione cittadina». Il Psd’Az chiede al primo cittadino «di uscire dal torpore e richiamare l’Eni e le istituzioni competenti, compresa la sua, al rispetto degli impegni temporali sullo ripulire la collina dei veleni di Minciaredda». Per il segretario Ilaria Faedda, «Porto Torres ha bisogno di certezze e Wheeler deve pretenderle da chi di dovere. E per farlo deve essere lui a convocare gli assessori regionali e i dirigenti dell’azienda Eni e non solo a presenziare ad incontri dove tutto è già stato deciso, a sua insaputa, lontano dalla nostra città».
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