«La giunta – esordisce Edoardo Tocco (FI) – ha dato vita all’Ats, un carrozzone che non ha cambiato le sorti del settore, per poi passare ad una riorganizzazione delle strutture isolane senza capo né coda»
CAGLIARI - La bocciatura della rete ospedaliera decretata dal Ministero della salute travolge l’arena politica isolana. Il vicepresidente della commissione sanità in Consiglio regionale Edoardo Tocco (FI) non è certo sorpreso dalla decisione arrivata dal dicastero. «La giunta – esordisce l’esponente degli azzurri – ha dato vita all’Ats, un carrozzone che non ha cambiato le sorti del settore, per poi passare ad una riorganizzazione delle strutture isolane senza capo né coda».
Un piano che, applicato, ha prodotto la riduzione dei servizi nei piccoli ospedali, la scomparsa di strutture complesse e ridisegnato la geografia della sanità isolana: «Un programma attuato attraverso l’approvazione degli atti aziendali – continua Tocco – in violazione di quanto previsto dal decreto ministeriale 70 del 2015, con l’inosservanza degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell’assistenza ospedaliera». Una tesi ribadita a più riprese dal vicepresidente della commissione salute nell’emiciclo di via Roma: «Troppe contraddizioni. Una ragnatela di nuovi dipartimenti e strutture in contraddizione con quanto previsto dalla normativa – aggiunge Tocco – con la nomina di nuovi direttori che hanno provocato molte perplessità».
Operazioni dubbie e illegittime che ora devono essere riviste: «Chiederò subito la convocazione del parlamentino – conclude Tocco – per fare chiarezza sulla vicenda. E’ ora indispensabile che si ripristini il sistema sanitario isolano, ridando ossigeno soprattutto ai piccoli ospedali. L’assessore Arru non può certo tenere nascosto questo parere alla platea del Consiglio regionale, con la rivisitazione dell’intera rete ospedaliera finalizzata a porre al centro la salute dei cittadini».
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