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Red 27 agosto 2018
Ad Alghero è tempo di Més a prop
Da giovedì 6 settembre, riparte la quinta edizione del festival diretto da Franca Masu, che propone l’incontro tra il pubblico e gli artisti tra parole e musica, vicini, senza filtri


ALGHERO - Più vicini. Un contatto sempre più stretto tra il pubblico e gli artisti nei luoghi magici di Alghero, in cui lo spettatore diventa partecipe delle performance e delle suggestioni che da qui nascono. Questo è da sempre “Més a prop” festival di incontri tra arte, parole e musica pensato, diretto e realizzato dalla cantante algherese Franca Masu attraversol’associazione Aramúsica, con il sostegno del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero. A settembre e ad ottobre, in scena la quinta edizione, in cui una perfetta miscela tra la bellezza della creatività al femminile e la forza della parola poetica tramuta l’arte in amore, “artecomeamore” è appunto il titolo scelto quest’anno per il festival. Dal 2014, Més a prop vive nei luoghi più intimi della Riviera del corallo, grazie alla maestria di innumerevoli artisti offre al pubblico intensi momenti di condivisione e spunti di riflessione partendo dai diversi linguaggi della musica, delle parole e dell’arte: tango, jazz, canzone d’autore, poesia, racconti, proiezioni ed illustrazioni. Quest’anno, sono quattro i diversi appuntamenti attraverso cui il festival saprà coinvolgere ed emozionare diverse tipologie di pubblico.

Si parte al Chiostro di San Francesco, giovedì 6 settembre, con Rossella Faa, poliedrica artista sarda, che da diversi anni ha trasformato il dialetto campidanese nel suo punto di forza identitaria ed artistica. Un concerto che è una vera e propria performance di teatro-canzone, ricca di ironia e di riferimenti alla quotidianità, in un riuscito interplay con il suo trio di musicisti, che enfatizza ogni passaggio vocale ed ogni gesto della cantante. Sabato 15 settembre, nello stesso luogo, sarà la volta delle Gema4, quartetto femminile che offrirà un concerto per voce sola incentrato sui più famosi boleros cubani. Il gruppo, formato da tre vocalist cubane e da una di Tel Aviv, considerate tra le più grandi al mondo per la precisione assoluta nell’arte dell’armonizzazione vocale contemporanea, arriva ad Alghero per celebrare i propri venticinque anni di carriera. Ad ottobre, Més a prop cambia target, location e linguaggi: la poesia, venerdì 12, al Teatro Civico, e nei due giorni successivi l’illustrazione contemporanea, al Distretto della creatività ed alla Libreria Cyrano.

Sempre il 12 ottobre, la consellera de Cultura del Governo catalano Laura Borràs presenterà “Res és personal” (Edicions Saldonar), nuovo lavoro poetico di Joan Elies Adell, un’opera incentrata sulla memoria affettiva dell’autore, le cui traduzioni in italiano sono curate del grande poeta algherese Antoni Coronzu. Dopo alcuni anni trascorsi ad Alghero, alla guida dell’Espai Llull, Adell è oggi il nuovo direttore de l’Institució de lletres catalanes de la Generalitat. In programma, non solo la presentazione del libro, moderata da Raffaele Sari Bozzolo, ma uno spettacolo in cui la splendida voce di Franca Masu interpreterà le parole accompagnata al talentuoso chitarrista genovese Luca Falomi. La chiusura del festival è dedicata al pubblico più giovane, in cui ancora una volta a far da padrone è l’incontro, lo scambio, il contatto con l’artista. La 30enne illustratrice toscana Silvia Rocchi curerà un workshop dal titolo “Saluti da Alghero”, in cui gli scorci più segnanti della città si trasformeranno in vere e proprie cartoline postali. Sarà anche l’occasione per il pubblico di incontrare l’artista durante la presentazione della propria graphic novel “Brucia” (Edizione Rizzoli-Lizard), nella libreria Cyrano. Il linguaggio delle arti visive accompagnerà come un filo conduttore tutto il festival, anche grazie alle scenografie di Angelo Maggi, curate da Marco Velli e realizzate con le tele del grande pittore sassarese, mentre il visual promo del festival è della giovane illustratrice algherese ChiaraLaFiùt. Con questa quinta edizione di Més a prop, la direttrice artistica Franca Masu intende ancora una volta rafforzare il legame tra parole, gesti e suoni. Dare il giusto valore alla bellezza intrinseca nelle piccole cose e nell’amore per la propria città.

Nella foto: Franca Masu ed Antonio Marras
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