Ecco le spettacolari immagini della liberazione nelle acqua dell´Asinara della tartaruga marina. L’animale era finito accidentalmente nella rete di un pescatore, circa due mesi fa, e dopo le cure dei veterinari e dei biologi marini del Centro recupero tartarughe marine dell’Asinara è sta liberata
ALGHERO - È stata una giornata speciale ed emozionante, quella che si è svolta il 29 giugno, per la campagna mare del Wwf in Sardegna. Infatti in occasione della presentazione della campagna contro i furti di sabbia dalle spiagge della Sardegna e contro le plastiche nel Mediterraneo, grazie alla grande disponibilità dell’Area marina protetta dell’Asinara, è stata liberata “Bernardina”, così è stata chiamata la tartaruga del genere caretta caretta. Così Carmelo Spada, Delegato Wwf per la Sardegna.
L’animale era finito accidentalmente nella rete di un pescatore, circa due mesi fa, e dopo le cure dei veterinari e dei biologi marini del Centro recupero tartarughe marine dell’Asinara è sta liberata nel mare cristallino dell’isola-parco. Alla liberazione della tartaruga nel suo ambiente naturale, il mare, hanno assistito, nella massima sicurezza per l’animale, tanti bagnanti emozionantissimi per l’evento che si concretizzava sotto i loro occhi.
Grazie all’azione esperta degli operatori del centro recupero, la tartaruga di oltre 20 chili e 80 cm di lunghezza è stata adagiata sull’arenile e subito dopo ha riconquistato il mare. Prima della liberazione, i responsabile dell’Area marina e del Centro recupero tartarughe dell’Asinara, hanno raccontato che spesso questi animali che abitano il Mare Nostrum, ingeriscono plastiche scambiandole per le meduse di cui si nutrono.
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