Il Premio cinematografico internazionale realizzato nell’Isola è stato presentato nel fine settimana al Gremio dei sardi ed alla Biblioteca del cinema “Umberto Barbaro”
SASSARI – Nel fine settimana, la sede del Gremio dei sardi, a Roma, ha accolto con straordinaria partecipazione di pubblico la presentazione del Sardinia film festival, suggellando tra gli applausi lo stretto e consolidato rapporto che lega al cinema la storica associazione dei migranti. Un circolo che, tra i suoi soci, ha annoverato personaggi come il regista Mario Sequi ed il maestro Ennio Porrino, e che ogni anno continua ad ospitare il fior fiore degli autori sardi con le loro ultime produzioni. A fare gli onori di casa è stato il presidente Antonio Maria Masia, che ha espresso notevole apprezzamento per questa iniziativa, che nelle sue parole da il via alla collaborazione «con un festival che da lustro all’Isola nel mondo». Il programma della 13esima edizione è stato presentato dal direttore artistico Carlo Dessì, che ha introdotto gli interventi del direttore della Ficc Marco Asunis, di Stefano Pierpaoli di Cinemanchio e dell’editore Sandro Teti. Un video saluto è arrivato dal tenore Francesco Demuro, in questi giorni impegnato a Napoli per lavoro.
Protagonista della serata è stata la madrina del Premio cinematografico Cecilia Mangini, la prima documentarista donna in Italia, la cui figura è stata introdotta da Mariangela Barbanente. Con grande lucidità, la regista oggi 90enne, ha raccontato al pubblico il suo lungo ed affezionato legame con i sardi e con l’Isola, una terra dove ha realizzato lavori documentaristici significativi, come “Ring Sardegna”, che è stato proiettato in sala. L’opera, prodotta nel 1969, è dedicata ai pugili pastori che vedevano in questo sport una possibilità di riscatto sociale. L'arrivo a Roma del Sardinia film festival è stato accolto da un’altra importante location per la cultura capitolina, la Biblioteca del cinema “Umberto Barbaro”, nella meravigliosa cornice del Villino Corsini-Villa Pamphilj, dove è stata presentata la Mediateca internazionale del cortometraggio del Cineclub Sassari. Un cineclub fondato quasi settant’anni fa quasi per gioco da un gruppo di amici coordinati da Nando Scanu, Silvio Bredo, Pinuccio Fara e Benito Castangia.
La raccolta della mediateca contiene prodotti storici in Super 8, filmati dei soci del cineclub, lavori degli autori del festival e si è espansa notevolmente con l’arrivo del digitale. Oggi, raccoglie le schede tecniche di 17mila titoli ed è un punto di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda il cortometraggio. Alla presentazione, coordinata da Dessì, hanno preso parte Anna Maria Calvelli (presidente della biblioteca e moglie del fondatore Mino Argentieri), il presidente del Sardinia film festival Angelo Tantaro, Mauro Cagnina (presidente della Commissione tecnico-artistica della Regione Sardegna), l’attrice Daniela Igliozzi (moglie dell'artista Armando Bandini), Marco Asunis e Stefano Pierpaoli. Nel corso dei due appuntamenti, è stata proiettata una selezione di film della Mediateca, tra i quali sono stati molto apprezzati i lavori dei registi sardi Marco Antonio Pani e Bonifacio Angius.
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