M.P.
11 giugno 2018
Fiume Santo, demolizione: la caldaia non crolla
Dovevano cadere una dietro l’altra le caldaie dei vecchi gruppi 1 e 2 della centrale di Fiume Santo, invece al momento dell’esplosione davanti agli occhi delle autorità e degli esperti la struttura in ferro e acciaio reticolare del gruppo 2, è rimasta al suo posto
SASSARI - Dovevano cadere una dietro l’altra le caldaie dei vecchi gruppi 1 e 2 della centrale di Fiume Santo, invece al momento dell’esplosione davanti agli occhi delle autorità e degli esperti la struttura in ferro e acciaio reticolare, la caldaia del gruppo 2, è rimasta al suo posto. La carica non ha sortito alcun effetto, se non di spostare di poco l’assetto della struttura.
Alle 19.17 dopo il botto l’impianto ha fatto solo una breve oscillazione. L’esplosione è stata fragorosa, la nube di fumo intensa. Ma niente di più. La struttura alta 40 metri di altezza si è continuata a stagliare all'orizzonte. Forse un po' indebolita ma ancora in piedi. Nelle prossime ore si deciderà la società del gruppo Ep Produzione valuterà un secondo intervento di demolizione.
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