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Red 24 maggio 2018
LavoRas: le politiche attive di Pigliaru e Mura
Il presidente della Regione autonoma della Sardegna e l´assessore regionale del Lavoro parteciperanno domani al congresso dei consulenti del lavoro per presentare le opportunità del Piano di politiche attive


CAGLIARI - Illustrare azioni e strumenti messi in campo dalla Giunta regionale a chi, a propria volta, è chiamato professionalmente a dare informazioni sulle politiche per il lavoro. È il cuore dell'intervento che il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e l'assessore regionale del Lavoro Virginia Mura faranno domani mattina, venerdì 25 maggio, al Congresso dei consulenti del lavoro, in corso di svolgimento all’albergo Free beach di Costa Rei. L’incontro, oltre ad essere un dovuto atto di cortesia istituzionale verso una categoria professionale importantissima per lo sviluppo del mercato del lavoro, avrà un marcato contenuto operativo. Pigliaru e Mura illustreranno al consesso di consulenti il piano di incentivi alle assunzioni ed assegni formativi messo a disposizione dalla Regione per i datori di lavoro intenzionati ad aumentare il proprio organico nel 2018, contenuti nel Piano di politiche attive di LavoRas, in modo che i professionisti, nel loro lavoro di assistenza alle imprese, possano presentarli e proporli ai loro assistiti. Un’azione di animazione importante per garantire la massima diffusione e fruizione delle misure messe in campo dalla Giunta, che assicurano vantaggi importanti, in gran parte cumulabili con le agevolazioni nazionali, per i datori di lavoro che vogliono assumere, soprattutto giovani.

Il pacchetto di politiche attive di LavoRas è suddiviso in due linee di attività: un piano di incentivi all’assunzione con un impatto occupazionale potenziale di 8mila unità, per i quali sono disponibili inizialmente 22,1milioni e 34milioni in totale, ed un programma di assegni formativi, che può contare su uno stanziamento di 9,1milioni. Gli incentivi possono sommarsi all’assegno formativo e sono costruiti per agganciarsi in modo organico, con la possibilità di cumularsi (in particolare il contributo regionale per gli under 35) agli sgravi contributivi contemplati dalla legislazione nazionale, in modo da accrescere i vantaggi per i destinatari con l’obiettivo di ottenere la massima efficacia in termini di risultati occupazionali. In pratica, per ogni under 35 assunto a tempo indeterminato nel 2018, un’azienda potrebbe godere sia dei 4mila euro del contributo regionale, sia degli 8mila euro (massimi) dello sgravio contributivo previsto dalle misure nazionali. Vantaggi sommabili, per rendere conveniente come mai prima assumere giovani.

La misura consiste in un finanziamento per ogni lavoratore assunto, destinato alle imprese che hanno almeno una sede operativa nel territorio regionale. Per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 35 o di disoccupati over 35 (concluse entro il 31 dicembre) il contributo massimo su base annua è pari a 4mila euro per ogni assunto. Per le assunzioni a tempo determinato di giovani under 35 o di disoccupati over 35 (della durata minima di dodici mesi), il finanziamento è pari a 3mila euro a lavoratore. In caso di trasformazione in tempo indeterminato di un contratto a termine, anche se prima dello scadere dei dodici mesi di durata minima del contratto incentivato, verrà riconosciuto al datore di lavoro l’incentivo occupazionale nella misura di 4mila euro. Gli incentivi saranno rimodulabili proporzionalmente, in caso di nuovi contratto di lavoro part time. Accanto alle misure per under 35 e per over 35, una terza fascia di incentivi riguarda i lavoratori over 55 per i quali, a livello sperimentale, LavoRas sfrutta le opportunità offerte dalla tipologia contrattuale del lavoro intermittente, che a livello nazionale e regionale sta riscontrando una crescita rilevante. Viene riconosciuto un incentivo occupazionale di massimo 4.500euro a lavoratore per coprire il costo lordo giornaliero per un massimo di sessanta-ottanta giornate, a condizione che si stipulino dei contratti di lavoro della durata minima di dodici mesi e che le giornate di lavoro siano di almeno quattro ore continuative. Inoltre, è stabilita un'indennità di disponibilità per un totale massimo di 1.500euro a lavoratore.

Accanto agli incentivi occupazionali, ed agganciabile ad essi, è l’assegno formativo, misura che ha come obiettivo colmare i disallineamenti tra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dai lavoratori. Per gli under 35, l’intervento mira all’acquisizione di competenze in particolare nei settori dell’innovazione e digitali. Per i soggetti over 35, l’obiettivo è favorire l’occupazione di soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo. A gestire la misura sarà l’Aspal, tramite i Centri per l’Impiego territorialmente competenti, che individueranno anche situazioni in cui le competenze richieste dall’azienda non sono reperibili immediatamente all’interno dell’offerta formativa disponibile nel sistema della formazione regionale accreditata. In questi casi, verrà erogato al disoccupato un assegno formativo individuale, che l’interessato potrà indirizzare verso una struttura formativa di proprio interesse, per acquisire la competenza mancante.

Nella foto: l'assessore regionale Virginia Mura
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