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Red 23 maggio 2018
Ambiente: Tavolara impatto zero
L´associazione Smilo a Porto San Paolo con l´Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo per analizzare le potenzialità dell´isola gallurese


PORTO SAN PAOLO - Ridurre la percentuale di produzione energetica non rinnovabile, migliorare la gestione della risorsa idrica, facilitare il processo di smaltimento dei rifiuti, continuare a favorire la biodiversità: sono le quattro azioni da attuare per raggiungere l’obiettivo “Tavolara impatto zero”. Ieri (martedì), l’ente gestore dell’Area marina protetta di Tavolara–Punta Coda Cavallo ha incontrato i responsabili dell’associazione Smilo, che all’interno del progetto internazionale “Isos–Isole sostenibili”, si propone di creare un marchio riconosciuto a livello internazionale denominato “Isola a impatto zero”. Tavolara è il sito pilota dove saranno testate le procedure di certificazione. Durante la riunione che si è svolta alla “Casa delle farfalle di mare”, a Porto San Paolo, sono stati individuati i punti di forze e le criticità dell’isola, divisi secondo quattro categorie: la gestione della risorsa idrica, la produzione e il consumo di energia, lo smaltimento dei rifiuti e la tutela della biodiversità. «Il tavolo tecnico di oggi con l’associazione Smilo e i loro consulenti esterni – ha spiegato il direttore del Consorzio di gestione dell’Area marina protetta Augusto Navone - è stato necessario per individuare i punti deboli di Tavolara e per stabilire le attività prioritarie che saranno fatte per raggiungere l’impatto zero nel più breve tempo possibile».

Allo stato attuale, la gestione della risorsa idrica presenta alcuni punti di forza: la presenza di acqua nell’isola, il funzionamento di un sistema di depurazione e la raccolta di acqua piovana. Sono state individuate anche le criticità: al momento non si conosce la quantità esatta della risorsa idrica che viene consumata quotidianamente a Tavolara e, in determinati momenti, nell’acqua si avverte un'eccessiva salinità. L’Area marina si è impegnata ad istituire prossimamente un controllo di qualità dell’acqua destinata all’uso domestico e ad attuare una ricognizione della risorsa idrica presente nei pozzi. Per quanto riguarda la produzione ed il consumo di energia, l’isola è stata oggetto di un intervento di miglioramento notevole negli ultimi tre anni. Fino ad allora, l’unico modo per ottenere energia era utilizzare dei generatori a gasolio. Per ridurre l’impatto energetico, l’Amp ha installato un impianto fotovoltaico che produce il 75percento del totale del fabbisogno energetico. La parte restante viene prodotta attraverso i generatori. «Implementeremo la produzione di energia rinnovabile attraverso l’attivazione di due microimpianti eolici. In questo modo ridurremo ulteriormente l’uso dei generatori a gasolio», ha spiegato Navone. Aumentare la produzione energetica è necessario anche perché nei giorni di massima pressione antropica, la rete talvolta non riesce a soddisfare il fabbisogno richiesto. A Tavolara si fa la differenziata e, in merito alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti, in questi anni è stato fatto un lavoro di sensibilizzazione rivolta a tutti i fruitori dell’Area marina. Tuttavia il sistema di smaltimento è farraginoso: ogni giorno gli abitanti dell’isola portano i rifiuti a Cala Finanza e li consegnano agli operatori della Multiservice, la società che gestisce i rifiuti nel territorio del Comune di Loiri Porto San Paolo. La consegna deve essere fatta in orari prestabiliti. Per migliorare la procedura, l’ente gestore dell’Amp intende costruire un'isola ecologica a Cala Finanza, in modo che i rifiuti provenienti da Tavolara possano essere conferiti in qualsiasi orario.

I punti critici sono tanti e tutti di natura giuridico-amministrativa: «La legge italiana che norma le aree marine protette è obsoleta e non definisce al meglio alcuni importanti aspetti che riguardano la costituzione e la gestione delle riserve – ha ricordato Navone – inoltre ci troviamo di fronte a dei problemi causati dalla mancanza di coordinamento tra le regolamentazioni nazionali e quelle internazionali». I punti di forza: la presenza di specie rare ed endemiche; i programmi di educazione e sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente; le numerose azioni a favore della protezione delle specie. La giornata di ieri è quindi servita per mettere a punto il piano d’azione che servirà per realizzare il progetto “Tavolara impatto zero”. Oggi (mercoledì), giovedì 24 e venerdì 25 maggio, l’Area marina sarà coinvolta in altre iniziative, sempre legate alla sostenibilità ambientale su Tavolara. Il programma prevede, per oggi, il primo laboratorio “zero impatto” del progetto Isos Isole Sostenibili. A Tavolara, con inizio alle 9.30, l’ente gestore dell’area illustrerà ai partner dell’iniziativa tutte le strategie messe in atto in questi anni per ottenere la massima sostenibilità ambientale. Sempre a Tavolara, per tutto il giorno, l’equipaggio del Patriar’ch raccoglierà i rifiuti nelle spiagge Tramontana e Spalmatore. Giovedì, secondo appuntamento con i laboratori di Isos. A partire dalle 9.30 e per tutto il giorno, nella sede dell’Amp di Tavolara, la “Casa delle farfalle di mare” a Porto San Paolo, i partner del progetto si confronteranno sulla politica di gestione della risorsa idrica. Contestualmente, ad Olbia, alle 9, un gruppo di alunni del liceo classico Gramsci incontrerà i membri del Patriar’ch per avviare un gemellaggio all’insegna della protezione dell’ambiente. Venerdì, giornata conclusiva dell’evento, si svolgerà un'escursione sull’isola di Molara con tutti i protagonisti delle iniziative della settimana dedicata alla sostenibilità.

Nella foto: un momento della riunione
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