Red
23 febbraio 2018
Tentato furto: tre arresti a Padru
Questa mattina, i Carabinieri della locale Stazione, con la collaborazione di personale della Sezione Radiomobile del Reparto territoriale di Olbia e della Compagnia di Ozieri, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia agli arresti domiciliari, emesse dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Tempio Pausania nei confronti di un 56enne, un 28enne ed un 48enne, tutti di Buddusò e già noti alle Forze dell´ordine, responsabili del tentato furto aggravato in abitazione, in concorso tra loro, ai danni di un 89enne olbiese
PADRU - Questa mattina (venerdì), i Carabinieri della Stazione di Padru, con la collaborazione di personale della Sezione Radiomobile del Reparto territoriale di Olbia e della Compagnia di Ozieri, al termine di una complessa attività investigativa, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia agli arresti domiciliari, emesse dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Tempio Pausania, che ha concordato con l’attività svolta dai militari, nei confronti di un 56enne, un 28enne ed un 48enne, tutti di Buddusò e già noti alle Forze dell'ordine, responsabili del tentato furto aggravato in abitazione, in concorso tra loro, ai danni di un 89enne di Olbia. Il furto, tentato a fine novembre 2017 nel territorio comunale di Olbia, non è riuscito per l’inaspettato arrivo del nipote della vittima, che ha messo in allarme gli arrestati datisi immediatamente alla fuga.
Erano entrati nell’abitazione dell’anziano con la scusa di vendere del formaggio e, mentre uno teneva impegnata la vittima, il complice stava rovistando nelle stanze dell’appartamento. Dopo l’allarme dato dal nipote al 112, con l’indicazione del tipo di veicolo utilizzato per allontanarsi, sono stati immediatamente predisposti dei posti di blocco che hanno permesso di intercettare uno dei mezzi usati per la fuga mentre transitava nel territorio comunale di Padru.
Nonostante i tre si fossero divisi per la fuga, le indagini dei Carabinieri di Padru hanno permesso di identificare tutto il gruppo che, a disposizione dell’Autorità giudiziaria, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato nelle rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari.
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