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Red 19 febbraio 2018
LavoRas alla volata finale
Dopo gli ultimi incontri a Villa Devoto con sindacati, associazioni datoriali, Anci, Cal e la condivisione con la Maggioranza, domani, il piano per il lavoro da 128milioni di euro sarà presentato in Giunta regionale


CAGLIARI - LavoRas, il piano per il lavoro da 128milioni di euro, alla volata finale. Dopo gli ultimi incontri a Villa Devoto con sindacati, associazioni datoriali, Anci, Cal e la condivisione con la maggioranza, domani, martedì 20 febbraio, LavoRas sarà presentato in Giunta regionale. Subito dopo, il piano sarà portato all’attenzione delle commissioni consiliari per raccogliere eventuali osservazioni ed integrazioni, e sarà infine approvato definitivamente dall’Esecutivo. Durante gli incontri, convocati dal presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, con gli assessori regionali del Lavoro Virginia Mura e della Programmazione Raffaele Paci, sono state illustrate le linee portanti del Piano approvato dal Consiglio attraverso la Finanziaria 2018. Due le tipologie di intervento previste, i cantieri diretti per garantire risposte alle situazioni di emergenza e gli incentivi alle imprese per favorire le assunzioni, misura con un respiro più strutturale. È previsto un Osservatorio, che monitorerà costantemente l’andamento e l’efficacia di LavoRas. «Il lavoro è una priorità e siamo perfettamente consapevoli che la disoccupazione è uno dei problemi più gravi che la Sardegna si trova a dover affrontare. Fin da subito, ci siamo impegnati per risolverlo lavorando con serietà e concretezza, e i dati finalmente incoraggianti ci dicono che siamo sulla strada giusta - spiega Pigliaru - Questo vogliamo fare anche con LavoRas, un piano innovativo di estremo rilievo, che mette insieme un importante finanziamento regionale straordinario con finanziamenti nazionali ed europei ancora liberi che stiamo programmando su politiche utili a tutte le categorie attualmente in difficoltà - prosegue il presidente - con una particolare attenzione per i giovani ma anche per chi il lavoro l’ha perso e non riesce a reinserirsi, per le donne, per chi ha competenze più specifiche e per chi invece è meno specializzato. È un altro, cruciale tassello nelle politiche che portiamo avanti per abbattere la disoccupazione e creare nuove opportunità per i nostri ragazzi, perché possano costruire in Sardegna il loro presente e il loro futuro».

LavoRas ha una dotazione finanziaria per il 2018 che ammonta a 127.760.000euro. Quattro le macromisure previste: cantieri di nuova attivazione, 45,2milioni; cantieri già operativi, 21,26milioni; politiche attive, 48milioni divisi fra incentivi assunzionali ed assegni formativi; altri interventi specifici (13,2milioni). La misura cantieri di nuova attivazione dà la possibilità ai Comuni, direttamente o tramite le cooperative sociali, di assumere lavoratori con difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro per un periodo di otto mesi. Finanziando i cantieri già operativi si confermeranno gli interventi avviati con fondi regionali negli anni scorsi sui cantieri verdi, i lavoratori in utilizzo e quelli socialmente utili (Lsu), i cantieri affidati a Forestas. All’interno delle politiche attive sono previsti interventi per incentivare le imprese ad assumere personale qualificato, a tempo determinato per almeno dodici mesi o a tempo indeterminato, a tutele crescenti ed in aggiunta alle misure nazionali attraverso un mix combinato di azioni: si punta a sostenere giovani, disoccupati ed inoccupati over 35, persone con disabilità, lavoratori coinvolti in situazioni di crisi, disoccupati over 55. Particolare attenzione ai giovani, con azioni a sostegno della trasformazione dei tirocini in contratti a tutele crescenti o, quando non possibile, almeno a tempo determinato e con assegni formativi per garantire i profili professionali richiesti dalle imprese. Infine, con gli altri interventi specifici, si agirà su specifiche situazioni di crisi e categorie di lavoratori e se necessario, sul potenziamento delle altre misure. «I confronti che abbiamo avuto con le parti sociali sono stati molto proficui, e ci hanno permesso di definire gran parte degli interventi che compongono LavoRas – dice Mura - Non solo: anche le misure sulle quali si è concordato di svolgere alcuni ulteriori approfondimenti, sono in avanzato stato di definizione, in particolare quelle che riguardano gli incentivi e le politiche attive. In pochissimo tempo, potremo disegnare in maniera ottimale anche i particolari di questa parte del Piano LavoRas, in modo da collegarlo nel modo più efficace con le misure nazionali e assicurare così le migliori opportunità ai lavoratori e alle imprese sarde».

Gli importi destinati ai cantieri saranno gestiti dai Comuni, direttamente se hanno spazi assunzionali, oppure attraverso le cooperative sociali. Sei le tipologie dei cantieri previsti da LavoRas. Ambiente e dissesto idrogeologico: per esempio progetti di valorizzazione e messa in sicurezza del patrimonio ambientale, sistemazione di aree di particolare pregio ambientale, prevenzione di calamità naturali e rischio idrogeologico, sistemazione dei reticoli idrici. Beni culturali ed archeologici: dunque campagne di scavo, potenziamento della fruibilità dei siti per esempio con i boxoffice. Edilizia: manutenzione straordinaria di edifici pubblici. Reti idriche: censimento, digitalizzazione e monitoraggio delle reti idriche. Valorizzazione attrattori culturali ovvero progetti di salvaguardia e fruizione di beni culturali e siti archeologici. Patrimonio pubblico e miglioramento delle procedure comunali, per esempio efficientamento energetico e catalogazione dei beni. «Sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto in questi mesi, rispettando i tempi previsti e incontrando più volte i sindacati, le imprese, i rappresentanti degli Enti locali e tutti i soggetti interessati a LavoRas, di cui abbiamo accolto richieste e suggerimenti. È un piano importante e fortemente condiviso - sottolinea Paci - un punto davvero qualificante della nostra azione di governo, su cui stiamo lavorando moltissimo concentrando tutto il nostro impegno. Ora siamo alle battute finali, il passaggio in Giunta è fondamentale per arrivare rapidamente al varo definitivo del piano, con cui offriamo interventi emergenziali ma anche strutturali e un ventaglio di possibilità per le imprese che va dal tempo determinato all’indeterminato. L’attenzione alla creazione di lavoro stabile da parte della Giunta è massima, come dimostrano le tante azioni messe in campo a cominciare dai bandi per le imprese che rendono disponibili 250milioni in due anni. Proseguiremo in questa direzione, mettendo in campo ogni intervento utile».

Nella foto: un momento dell'incontro
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