Nel corso della serata ci saranno contributi d’archivio tra audiovisivi e materiali cartacei. Alla tavola rotonda seguirà, nello spazio Settevizi, il dj set Seventyseven, a cura di Alessandro Melis
CAGLIARI - Il Teatro in Movimento Aspettando Brook è un'anteprima della 15esima Edizione del Festival L'isola del teatro & l'isola raccontata, La rivoluzione (in)finita–Movimenti paralleli, organizzato dal Teatro del Sale di Cagliari, che si tiene a pochi giorni dal debutto dello spettacolo Battlefield, di Peter Brook, in scena sabato 10 e domenica 11 febbraio, al Teatro Massimo di Cagliari, mercoledì 14 e giovedì 15, al Teatro Comunale di Sassari. La tavola rotonda vuole essere un omaggio al lavoro di Peter Brook la cui grande arte ha lasciato un segno tangibile in città, ma anche un momento di riflessione sull'evoluzione del teatro in Sardegna dal 1977 ad oggi, rievocando il percorso storico che ha tracciato la crescita in termini numerici e culturali di un pubblico consapevole ed attento che attualmente, secondo dati ufficiali, colloca Cagliari come settima città italiana per consumo teatrale.
Tra gli artefici di tale invidiabile risultato va ricordato Pierfranco Zappareddu, prima come regista ed uomo del nuovo teatro e successivamente come organizzatore che, con la sua Domus de Janas, portò a Cagliari spettacoli teatrali indimenticabili tra i quali la Carmen che Brook mise in scena, in un eccezionale allestimento, all'Anfiteatro di Cagliari, nel settembre 1986. Un'occasione per parlare di teatro in Sardegna, ripensando a quel felice periodo ed al lavoro degli innovatori della scena teatrale, che permisero al pubblico cagliaritano di conoscere da vicino numerosi grandi maestri del teatro e del teatro-danza internazionale come Lindsay Kemp, Tadeusz Kantor, Antonio Gades e Pina Bausch.
Il Teatro del Sale di Cagliari con il Festival L'isola del teatro & l'isola raccontata intende ragionare e riflettere su questi temi, che saranno portanti all’interno della Biblioteca di arti e mestieri di prossima apertura a Cagliari, nel Polo Bibliotecario di Via Falzarego 35. La rivoluzione (in)finita–Movimenti paralleli vuole riprendere i passi di quel percorso, creando i presupposti per una ripartenza culturale e politica del Movimento del '77, che aveva portato all'attenzione dell'opinione pubblica il tema dell'arte intrecciato a quello della politica, ovvero della possibilità di usare l'arte, il teatro, la letteratura, come imprescindibili strumenti di indagine, di lettura e di trasformazione dell'agire presente. Riannodare i fili, ripercorrere quella strada di cui sembriamo aver perso direzione e senso, appare oggi più che mai urgente.
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