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Red 15 dicembre 2017
Ati-Ifras: 21 lavoratori al Parco
Sono state completate al Parco di Porto Conte le selezioni per il reinserimento di ventuno lavoratori che all’interno dell’Area protetta si occuperanno di attività di manutenzione dei sentieri naturali e riqualificazioni naturalistiche con particolare riferimento al geo-sito di Capo Caccia facente parte del Parco geo-minerario della Sardegna


ALGHERO - Torneranno al lavoro da gennaio 2018 i lavoratori ex Ati-Ifras che fino al 31 dicembre 2016 avevano prestato servizio all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte. Grazie alla perseveranza degli stessi operai ed all’impegno profuso dal Consiglio direttivo del Parco e dal Comune di Alghero, si chiude quindi almeno a livello locale la più complessa vertenza regionale che in tutta l’Isola coinvolge oltre 500 lavoratori ex Ati-Ifras. Il Parco di Porto Conte, per un anno, ha dovuto rinunciare all’importante supporto di questi lavoratori, che per oltre quattro anni avevano contribuito alla realizzazione di importanti opere di manutenzione e riqualificazione naturalistica all’interno dell’Area protetta regionale.

Il cantiere lavori che verrà nuovamente ripristinato durerà, per ora un altro anno, in attesa che la Regione autonoma della Sardegna predisponga il bando internazionale per il riavvio del piano di attività di riqualificazione del patrimonio regionale del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna di cui anche Porto Conte fa parte. Il Parco è tra i primi enti che hanno concluso l’iter di assunzione a tempo determinato dei lavoratori ex Ati-Ifras. Le selezioni si sono svolte oggi (venerdì) e, completato l’iter procedurale di reclutamento, coordinato a livello regionale dall’Agenzia del lavoro Aspal, i ventuno lavoratori riprenderanno l’attività entro la prima decade di gennaio. Il loro contributo consentirà al Parco di Porto Conte di potenziare interventi essenziali come le manutenzioni dei sentieri, dei complessi forestali, il supporto alle attività di gestione e contenimento della fauna selvatica, di riqualificazione naturalistica e valorizzazione del territorio.

«Il Comune di Alghero, il Consiglio direttivo del Parco ed il direttore si sono impegnati fin da subito con i vertici della Regione per riottenere gli operai - spiega soddisfatto il presidente del Parco di Porto Conte Luigi Cella - è stata una difficile vertenza che ci ha visti in prima linea per superare tutti gli ostacoli burocratici e finalmente ci siamo riusciti». Gli fa eco l’assessore comunale all’Ambiente Raniero Selva, che commenta: «un importante risultato, ma la soddisfazione più grande è quella di essere riusciti a garantire un futuro ai lavoratori per ulteriori dodici mesi, ma soprattutto potremo contare sul loro supporto per molte attività operative dell’Ente Parco». Dello stesso avviso anche il direttore del Parco Mariano Mariani: «disporre delle maestranze operaie ci consentirà di nuovo di intervenire in maniera immediata ed efficace nei piccoli e grandi problemi quotidiani che si presentano all’interno dell’area protetta regionale. Oltre 5mila ettari che richiedono cura e attenzione sul quale interveniamo compatibilmente con le risorse disponibili e in collaborazione con gli altri enti preposti come l’Agenzia Forestas che svolge già un importante ruolo in circa 2mila ettari di territorio forestale all’interno del Parco».
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