Giovedì sera, l´antropologa presenterà il volume “Esilio siriano”, alla cui realizzazione ha collaborato insieme a Shady Hamadi e Marina Calculli. Introdurrà l´evento Marisa Castellini
ALGHERO - Giovedì 14 dicembre, alle 18.30, l'antropologa Estela Carpi sarà ad Alghero per presentare il volume “Esilio siriano”, alla cui realizzazione ha collaborato insieme a Shady Hamadi e Marina Calculli. Introdurrà l'evento Marisa Castellini. L'incontro, che si terrà nella Sala Bolgeri della Fondazione Alghero, a Lo Quarter, nasce da una collaborazione tra il Festival Leggendo ancora insieme di Oristano, la Libreria Cyrano di Alghero, la Rete delle donne di Alghero e la Fondazione Alghero.
Carpi è un’antropologa sociale che si occupa prevalentemente di migrazioni forzate, assistenza umanitaria, emergenze e welfare nel Levante arabo. Attualmente è ricercatrice alla Development planning unit (University College London). Negli ultimi otto anni, ha lavorato come consulente per diverse istituzioni accademiche, di ricerca e sviluppo in Medio Oriente. Eugenio Dacrema è dottorando nella Scuola di Studi internazionali dell’Università di Trento. Inoltre, è ricercatore associato dell’Ispi di Milano e dell’Istituto Issam Fares dell’Università americana di Beirut. Scrive su diverse testate nazionali, tra cui Corriere della Sera, Il Foglio e Linkiesta.
Il dramma del popolo siriano non è soltanto racchiuso nella guerra devastante che dal 2011 ha ucciso migliaia di persone e distrutto gran parte delle infrastrutture del Paese, ma si risolve soprattutto nell’esilio. L’esilio è al contempo una condizione materiale e mentale: è il trauma sentimentale della privazione e del distacco forzato dalla propria terra, ma si realizza anche nell’impossibilità di essere libero in patria. L’esule si accomiata dall’esercizio della cittadinanza, perché privato del suo spazio pubblico. In questa prospettiva, Esilio siriano esalta il carattere squisitamente ed essenzialmente “politico” della condizione dell’esule (cominciato ben prima del 2011 e articolatosi attraverso vie di fuga, sopravvivenza e resistenza al regime degli Asad).
Tuttavia, attraverso la rivoluzione del 2011 e la guerra che ne segue, la Siria si dissolve nei fragili equilibri geopolitici che uniscono tra loro la crisi dei confini mediorientali, la creazione del sedicente “Stato Islamico”, fino ad un’Europa che ha già in parte sacrificato le sue premesse liberali di fronte all’emergenza umanitaria dei rifugiati. Attraverso l’unione di competenze diverse, mutuate da un’esperienza diretta della Siria, comune a tutti gli autori di questo libro, Esilio siriano ha l’ambizione di proporre una sintesi dell’intreccio delle varie crisi politiche (nazionali, regionali ed internazionali) oggi rappresentate dal dramma del popolo siriano.
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