In programma giovedì sera la tappa algherese del tour sardo dello scrittore albanese. Con Paola Cadeddu, presenterà “Dal terrazzo si vede casa mia”, recentemente pubblicata dalla Racconti Edizioni
ALGHERO - Giovedì 16 novembre, il tour sardo dello scrittore Elvis Malaj farà tappa ad Alghero. Alle 19, lo scrittore sarà ospite della Libreria Cyrano per presentare, insieme a Paola Cadeddu, la sua raccolta di racconti “Dal terrazzo si vede casa mia”, recentemente pubblicata dalla Racconti Edizioni.
Il 27enne Malaj è nato a Malësi e Madhe, in Albania. A quindici anni, si è trasferito ad Alessandria con la famiglia. Oggi vive e lavora a Padova. È stato finalista al concorso “8×8” e ha pubblicato racconti su “effe” e nella rassegna stampa di “Oblique”. Dal tuo terrazzo si vede casa mia è il suo esordio. Fra due case che si vedono l’un l’altra potrebbe esserci una strada. Lastricata e sicura, a volte, ma più spesso tortuosa, o liquida come il mare fra l’Italia e l’Albania. La via fra le sue onde è faticosa come una lingua da imparare, andando e tornando, pensando una cosa e dicendone un’altra. Ma non sono soltanto le parole a mutare, ad assumere nuovi significati in questo relato sono i fatti stessi e le persone che troviamo sul cammino.
Sempre a metà del guado, Elvis Malaj restituisce qualche tappa di questo percorso: due mondi, due lingue, fra noi e loro, me e te. Declinazioni dell’inadeguatezza (per forza di cose), poiché a camminare in cima al bordo si finisce per barcollare, e non corrispondere ad alcuna definizione. E così una prima volta non sarà mai abbastanza bella, o abbastanza prima, un approccio mai abbastanza azzeccato, una battuta mai capita fino in fondo, ed una metafora? O troppo astratta o presa troppo alla lettera. E qualche volta, per evitare il confronto, si chiederà scusa e si scapperà via approfittando di un incidente; oppure si preferirà il silenzio fin da subito e l’incidente lo si andrà a cercare. Si indosserà una maschera per diventare le persone che vogliamo. Perché il confine, sfumando, è tra finzione e realtà. Dal tuo terrazzo si vede casa mia è l’invito a venire dall’altra parte, a scendere di casa e passare per quella strada. Un’istanza di condivisione e meticciato, di sguardo altro, di cui sentiamo il richiamo.
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