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M.P. 11 novembre 2017
Fotovoltaico: «progetto a rischio fallimento»
La segreteria del Partito democratico: «gli indigenti nella graduatoria sono solo 4 e i disabili una ventina e non ai primi posti»


PORTO TORRES - Il capitolo fotovoltaico è appena cominciato tra polemiche e accuse. Una vicenda che coinvolge 115 beneficiari finiti nella graduatoria provvisoria che tra qualche mese diventerà definitiva. Non si conosce il numero degli aventi diritto ma si conosce l’investimento complessivo di 500mila euro spalmati principalmente sui bilanci comunali del 2017 e 2018, con una quota di 40mila euro che andrà a incidere invece sull'esercizio finanziario 2021. «Tutti i cittadini hanno diritto a partecipare a un bando pubblico se si possiedono i requisiti d'accesso richiesti per legge dallo stesso - interviene il segretario Pd Gian Mirko Luiu - perciò non contestiamo il caso di parentopoli in sé ma l'ennesima misura ridicola promossa dell'amministrazione comunale pentastellata, che per evitare il palese flop politico conseguito allo scarso interesse mostrato al progetto del reddito energetico da parte dei cittadini, hanno voluto porre rimedio buttando dentro chiunque, compresi amici e abituali frequentatori della propria dimora».

Il progetto sul fondo rotativo fotovoltaico avrebbe fatto delle vittime, secondo la segreteria Pd, prima fra tutte l’amministrazione comunale «vittima ingenua di un loro cavallo di battaglia, che come il reddito di cittadinanza tanto annunciato e decantato in campagna elettorale e in seguito con l'affissione e la distribuzione di materiale pubblicitario pagato con soldi pubblici non ha avuto un riscontro in città e tra i cittadini. Come questa misura del reddito energetico, costata 500mila euro e che vedrà soddisfatti, forse il 2 per cento dei cittadini portotorresi». Per il Partito democratico quelle risorse potevano essere impiegate per tutta una serie di lavori e progetti che dovevano avere un effetto positivo e durevole da spalmare su tutta la popolazione.

«La verità è che il reddito energetico è solo un favore fatto al M5s nazionale e a qualche amico che lavora guarda caso nell’ambito energetico – sostiene la segreteria cittadina del Pd - non si puo definire questa del reddito energetico un'azione "sociale": i criteri "sociali"che davano punteggio ci sono ( lo stato di indigenza o la presenza di disabilita') peccato che gli indigenti nella graduatoria sono solo 4 e i disabili una ventina e non ai primi posti, surclassati da criteri che davano molto punteggio come la famiglia numerosa con figli minori e le giovani coppie (che sono scelte di vita, non certo cose che ti scegli come la disabilità e l'indigenza)». Gli esponenti del Partito democratico sottolineano che «non deve passare come iniziativa sociale a favore di persone svantaggiate, e la graduatoria non è certo rappresentativa dei tenori di vita dei portotorresi. Basti pensare che per compilare la farraginosa domanda si doveva ricorrere ad un geometra e pagarlo con proprie risorse, un altro fattore discriminatorio che ha di certo causato rinunce».
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