La portavoce del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale Desirè Manca ha presentato un´interrogazione sulla situazione delle nuove generazione ed avente ad oggetto i “Progetti per i giovani”
SASSARI - «Il tasso di disoccupazione giovanile, in provincia di Sassari, si attesta su un preoccupante e demoralizzante 62percento. Senza i giovani non c’è futuro, non c’è speranza di ripresa: è tutto morto, ed è molto, molto preoccupante». Desirè Manca, portavoce in Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle di Sassari, ha presentato un’interrogazione avente ad oggetto i “Progetti per i giovani”: «Una buona Amministrazione comunale, come da proclami in campagna elettorale, avrebbe dovuto porre in essere azioni volte a incentivare l’assunzione dei giovani nelle imprese locali, magari studiando un sistema di sgravi fiscali a livello di tributi locali per dare corpo a un’esigenza della comunità. Così sarebbe dovuto essere, e invece mi chiedo quali azioni, in questi tre anni di mandato, la Giunta del sindaco Nicola Sanna ha posto in essere per dare seguito a quanto espressamente dichiarato nelle linee programmatiche di mandato».
Nel programma, rimasto solo su carta secondo i pentastellati, Sassari sarebbe dovuta diventare una città aperta, viva ed attiva, accogliente e priva di barriere architettoniche, con più spazi dedicati all’aggregazione utili a condividere esperienze ed ammortizzare differenze culturali e generazionali. Al centro del progetto c’erano le nuove generazioni, obiettivo su cui concentrare la realizzazione di progetti a lungo termine volti a migliorare la qualità di vita, le prospettive, le opportunità di partecipazione. Il tutto a Sassari, nella loro città di appartenenza, in modo da non costringerli alla fuga o ad una vita senza ambizioni e soddisfazioni. «Questo era scritto, nulla è stato fatto».
«Si prevedevano nuovi patti da stipulare con le scuole e l’Università di Sassari. Si pensava alla promozione di nuovi e ulteriori percorsi formativi incentrati sulle professionalità e sulla cittadinanza attiva. Si ragionava sulla programmazione di interventi e attività in ambito scolastico e extrascolastico per combattere il dilagante fenomeno della dispersione scolastica e arginarne gli effetti sul piano culturale e sociale. Bene, ad uno sguardo attento a quel che accade nel presente cittadino, sembra che nulla sia accaduto di quanto previsto, pensato e ragionato. A pagare sono i nostri giovani, il nostro futuro, la nostra città. Un prezzo troppo altro, di cui qualcuno dovrà rispondere», conclude Manca.
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