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Red 22 settembre 2017
Tafferugli alla partita: interviene il gip
Il Tribunale di Tempio Pausania interviene dopo i disordini seguiti alla partita Arzachena–Pontedera. La Polizia di Stato esegue quattro misure cautelari


OLBIA - Nelle prime ore di questa mattina (venerdì), la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tempio Pausania Alessandro Di Giacomo, richiesta dal sostituto procuratore Cristina Carunchio. I destinatari dell'ordinanza, eseguita dagli agenti del Commissariato di Olbia, sono quattro persone imputate di gravi reati, che vanno dal lancio di materiale pericoloso, violenza in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale, fino alle lesioni aggravate. Si tratta di quattro ultras, rispettivamente di 30, 33 e 40 anni residenti ad Olbia ed un 38enne di Arzachena; per quest'ultimo e per il 33enne olbiese sono scattati gli arresti domiciliari, mentre agli altri due è stata notificata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione in un ufficio di Polizia, alle 8 ed alle 20 di ogni giorno.

Il gip, accogliendo in toto le richieste degli uffici investigativi della Polizia, ha ritenuto la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei quattro destinatari delle odierne misure in ordine ai reati loro contestati in occasione degli incidenti verificatisi al termine dell’incontro di calcio di Serie C Arzachena–Pontedera disputato sabato allo stadio Bruno Nespoli di Olbia. In particolare, alle 19.30 di sabato, mentre i tifosi toscani si trovavano nel porto di Olbia in attesa di imbarcarsi sul traghetto diretto a Livorno, nonostante la presenza di un contingente di polizia che li aveva scortati dallo stadio, venivano assaliti da alcuni tifosi locali utilizzando cinture impugnate all’estremità opposta della fibbia. In tale circostanza, riportava ferite un tifoso del Pontedera colpito ad un occhio e subiva lesioni anche il funzionario della Polizia responsabile del servizio di ordine pubblico che veniva colpito alla nuca con la fibbia di una cintura. L’intervento immediato degli agenti in servizio scongiurava il verificarsi di conseguenze più gravi.

Nel corso degli incidenti, uno degli aggressori, lo smeraldino, veniva immediatamente bloccato dalla Polizia. Gli altri tre venivano individuati nelle ore successive, grazie alla tempestiva attività investigativa del Commissariato di Olbia. Al 33enne olbiese, è stato contestato anche il grave fatto compiuto il 10 settembre, sempre in occasione di un incontro di calcio (Olbia-Piacenza), quando, durante il primo tempo della partita, dall’esterno dell’impianto sportivo, lanciava una bomba carta all’indirizzo del settore ospiti, la quale esplodeva sul tetto di un magazzino danneggiandolo gravemente. Inoltre, tre dei quattro indagati risultavano già destinatari di un Daspo triennale, emesso nel settembre 2014 dal questore di Frosinone per gravi disordini verificatisi in occasione della partita Sora–Olbia; ieri, per tutti e quattro, sono scattati i nuovi Daspo, con obbligo di firma, emessi dal questore di Sassari per una durata che va dai quattro agli otto anni. Sono in corso ulteriori indagini per risalire anche agli altri autori dell’aggressione avvenuta ai danni dei tifosi toscani.
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