«L´apertura della discussione con l´azzeramento della Giunta, con la rivisitazione del programma e di alcuni punti fondamentali da portare a conclusione è centrale come centrale, lo ripeto, deve essere il ruolo del Pd», dichiara Alessandro Nasone, che con il suo voto nella seduta di lunedì sera ha consentito l'approvazione del Rendiconto e il proseguimento dell'Amministrazione Bruno
ALGHERO - In Consiglio comunale contano i numeri. Senza quelli è impossibile amministrare. Lo ha capito bene il sindaco di Alghero, che in seguito al primo allontanamento di alcuni consiglieri eletti in maggioranza e l'addio recente di quelli dell'
Udc (Loi e Marino) dopo la bufera giudiziaria che ha travolto il partito, rischiava la mancata approvazione del Rendiconto finanziario, col conseguente scioglimento del Consiglio da parte della Regione Sardegna. Da ieri però si apre una nuova fase: il capogruppo del Partito democratico, Mimmo Pirisi, è stato chiaro. Si aprono percorsi importanti per ricostruire un quadro riformista-democratico, in grado d'intercettare appieno le esigenze locali e dialogare compiutamente con Regione e Governo. Mettendo da parte personalismi, che hanno fatto tanto male al partito.
In queste settimane però, con i numeri si sono scontrati anche molti membri dell'Opposizione, che a furia di raccontare di catastrofi amministrative e urlare di drammi poco reali, hanno a loro volta perso pezzi decisivi (seppur transfughi) e una grossa fetta di credibilità, come nel più classico rimescolamento di ruoli e posizioni. In questo contesto, probabilmente, s'inquadrano le dichiarazioni del consigliere Alessandro Nasone, che lunedì scorso ha riabbracciato i vecchi compagni di maggioranza con un ragionamento semplice semplice: «Alghero non può essere citata o ricordata come la Città dei Commissari - ha detto Nasone - Alghero ha la necessità di essere governata è questo può accadere solo attraverso un ritorno della Politica, quella vera, al ragionamento politico, al pensiero critico e collettivo».
E questo secondo Nasone potrà avvenire «solo attraverso la Costituzione del tavolo del Centrosinistra, dove è inutile negarlo il Pd deve avere un ruolo centrale e propositivo insieme al sindaco, garante di tutte le forze politiche e civiche che si rifanno a quest'area. Solo così si può ritrovare quell'energia che porterà quest'Amministrazione a fine mandato. La ragione della mia decisione di votare “si” al Consuntivo è questa». Poi il consigliere indica indica la strada: «apertura della discussione con l'azzeramento della Giunta, con la rivisitazione del programma e di alcuni punti fondamentali da portare a conclusione». «Alghero si governa in quattordici e questa è l'unica soluzione possibile. Personalmente - conclude - non sono interessato a percorsi personali. Ho votato si, perché penso che sia l'ultima possibilità per una ricostruzione del Centrosinistra e per un buon governo della nostra città. Se la discussione che si aprirà nei prossimi giorni avrà un esito favorevole sono convinto che si apriranno scenari interessanti ed importanti che possano guidare Alghero al di là del 2019».
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Nella foto di copertina: il consigliere comunale Alessandro Nasone e i tre ex amministratori di Forza Italia, Camerada, Pais e Pirisi