M.P.
6 settembre 2017
Fotovoltaico Eni: il pubblico snobba il progetto
Un pubblico quasi assente nella sala Filippo Canu dove i rappresentanti del gruppo Eni hanno illustrato lo studio di impatto ambientale di un impianto fotovoltaico da 31 Megawatt e 35 milioni di investimento da realizzare in un’area fronte mare di 60 ettari
PORTO TORRES - Un pubblico quasi assente nella sala Filippo Canu dove i rappresentanti del gruppo Eni hanno illustrato lo studio di impatto ambientale di un impianto fotovoltaico da 31 Megawatt e 35 milioni di investimento da realizzare in un’area fronte mare di 60 ettari, nel sito di interesse nazionale di proprietà delle società Eni (Syndial e Versalis). L’impianto inserito nel Progetto Italia si divide in due sezioni di 17 e 14 Megawatt da realizzarsi in sei mesi con l’impiego di 100 unità lavorative e una decina nella fase operativa, una scarsa occupazione che coinvolgerà le maestranze del bacino di Porto Torres e Sassari.
Tra i rappresentanti istituzionali presenti all’illustrazione del progetto, i funzionari del servizio Savi della Regione e il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler accompagnato dal vicesindaco Marcello Zirulia (assente l’assessore l’ambiente). Il primo cittadino come membro della Rete Metropolitana si era espresso in modo contrario al progetto Eni nelle aree fronte mare dove il Consorzio industriale aveva proposto la realizzazione di alcuni progetti con la richiesta di acquisizione di alcuni spazi da destinare a specifiche attività produttive. Eppure i responsabili Eni hanno dichiarato che non esisteva alcuna progetto riguardante quelle aree.
Lo stesso sindaco non ha chiarito la sia posizione nella controversia tra Eni e Consorzio dichiarandosi solo favorevole alle energie rinnovabili. Tra i benefici del progetto la produzione di energia capace di alimentare il 70 percento delle imprese del sito industriale mentre il resto verrà immesso nella rete, riuscendo ad abbattere per il 50 percento i costi dell’energia.
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