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Red 8 luglio 2017
Vino e gusto a Nuoro
Il capoluogo barbaricino ospita la seconda tappa dei “Territori del vino e del gusto”. «Il connubio con l´agricoltura è fondamentale per creare nuove offerte turistiche comuni», sottolinea l´assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio Barbara Argiolas


NUORO - «Dobbiamo iniziare a parlare di nuove forme di turismo e non più di destagionalizzazione. Per questo occorrono azioni di sistema incisive tra Regione, Comuni e imprese, che favoriscano lo sviluppo di altre scelte di vacanza oltre al balneare». Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio Barbara Argiolas, nel suo intervento al workshop “Turismo enogastronomico come occasione di sviluppo per i territori rurali”, organizzato a Nuoro nell’ambito della seconda tappa dei “Territori del vino e del gusto”. «Sul web - ha continuato Argiolas - la Sardegna è cercata solo per il mare: è stato il nostro modello di turismo degli ultimi cinquant’anni e rimane il segmento dominante. Il cambio di paradigma è dunque urgente se vogliamo parlare di nuovi prodotti che differenzino la stagionalità e portino i viaggiatori in altre stagioni dell'anno e nelle zone interne».

Una delle strade da seguire, ha ribadito la titolare dell'Assessorato, è quella del «connubio tra agricoltura e turismo, promossa da “Territori del vino e del gusto”: infatti, queste manifestazioni che fanno da vetrina alle produzioni locali ci aiutano a ampliare l’offerta e al tempo stesso favorire la conoscenza delle nostre eccellenze. I turisti presenti nell'Isola devono diventare i nostri testimonial». Il turismo, secondo l'esponente della Giunta Pigliaru, va ripensato in modo trasversale: «I Comuni sardi - ha spiegato - possono vivere di turismo in una logica di rete complementare, dove quelli che hanno produzioni tipiche e di qualità contribuiscono a definire l’offerta turistica locale. Per arrivare a questo, occorre un salto culturale e una assunzione di responsabilità da parte di tutti, in modo da cogliere con buoni progetti le opportunità offerte dalla programmazione territoriale e creare offerte di qualità, facili da trovare e acquistare».

È fondamentale pertanto un'azione ad ampio raggio che coinvolga la governance, la definizione di nuovi prodotti, i trasporti, la collaborazione delle imprese ricettive. «Ambiente e paesaggio sono gli asset principali del brand Sardegna e possiamo valorizzarli con una offerta che copra i vari segmenti del turismo esperienziale come l'agroalimentare, la cultura, l’outdoor, lo sport, le attività all’aria aperta». «Progetti come questo - ha detto poi Maria Ibba, direttrice dell’agenzia Laore - ci aiutano a potenziare la relazione tra il settore primario e della trasformazione e quello turistico, ancora troppo debole. Con politiche intersettoriali e competenza possiamo aprire nuove possibilità alle aziende agricole». Coordinato dal giornalista Antonio Rojch, al workshop hanno partecipato anche il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, l’economista Carlo Marchetti, il presidente della Strada del Vermentino Docg Paolo Manca, il giornalista Hans Peter Bröeckerhoff ed il funzionario di Agris Gianni Lovicu.

Gli appuntamenti di “Territori del vino e del gusto”, organizzati dall’Assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio, in collaborazione con le agenzie regionali Laore ed Agris, le Amministrazioni comunali interessate, quattro Strade del Vino della Sardegna ed il Consorzio di tutela del Carignano, si rivolgono con particolare attenzione ai turisti italiani e stranieri presenti in Sardegna durante la stagione estiva e vuole presentare il patrimonio paesaggistico, architettonico, enogastronomico ed artigianale dei territori coinvolti: dopo la prima tappa di Baunei del 30 giugno e quella di ieri di Nuoro, seguiranno gli appuntamenti di Orosei (venerdì 14 luglio), Atzara (sabato 29 luglio), Aggius (venerdì 4 agosto), Sant’Antioco (sabato 26 agosto) e Cabras (venerdì 15 settembre). Anche a Nuoro la giornata si è aperta con le degustazioni guidate dedicate alle pietanze tipiche locali e si è chiusa con l’apertura al pubblico degli spazi espositivi e di vendita per le produzioni agroalimentari e artigianali del territorio nel Corso Garibaldi.
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