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Red 22 giugno 2017
«Parchi, importanti novità per la Sardegna»
L´onorevole del Pd Giovanna Sanna spiega il ruolo riconosciuto alle associazioni degli agricoltori e dei pescatori e le altre novità introdotte dalla legge sulle Aree Protette approvata alla Camera dei deputati


SASSARI - «Le Aree protette possono essere un modello di sviluppo per l'intero Paese, e per la nostra Sardegna, coniugando natura e tradizioni, cultura e prodotti del territorio, tutela e valorizzazione», esordisce l'onorevole del Pd Giovanna Sanna. Infatti, è stata approvata alla Camera la proposta di legge sulle Aree protette, con la revisione della Legge n.394 del ’91, che ora tornerà in Senato per il via libero definitivo. In Italia sono 871, il 10percento del territorio nazionale. In Sardegna comprendono due parchi nazionali, diversi parchi regionali, aree marine protette, riserve naturali ed oasi minori. «Si istituisce un nuovo modello di governance, rafforzato sia nella trasparenza che nei rapporti con il territorio – spiega la deputata - Arriva infatti la selezione pubblica per rendere più trasparente la nomina dei direttori dei Parchi nazionali e, sia per i direttori che per i presidenti, vengono introdotti requisiti più rigorosi di preparazione e competenza in campo ambientale. L’impegno del Governo sulle risorse è notevole – continua Sanna - Il piano triennale prevede 30milioni di euro per il prossimo triennio cui si sommano i 3milioni per le Aree marine protette grazie all'approvazione di un mio emendamento e le risorse derivanti dalle royalties».

«Sono particolarmente orgogliosa dell’emendamento proposto in Commissione Ambiente - ci tiene a sottolineare la parlamentare Pd - che consente che entrino nei Consigli direttivi degli Enti Parco nazionali, affiancandosi a quello delle associazioni ambientaliste, un rappresentante delle associazioni scientifiche e uno degli agricoltori o dei pescatori. La presenza del mondo dell’agricoltura e della pesca è fondamentale per orientare le attività economiche locali verso la sostenibilità e consentire quel coinvolgimento dei territori e delle comunità che spesso è mancato. Inoltre, sempre per effetto di un mio intervento in Commissione, per la prima volta, negli organi direttivi deve essere tenuta in considerazione la rappresentanza di genere». Oggi, nei ventitre Parchi nazionali solo un presidente e due direttori sono donne, mentre su 230 componenti dei consigli direttivi solo quattordici sono donne, appena il 6percento. «Per le Aree protette che interessano l'intera estensione, o buona parte, del territorio di un'isola minore, come accade nel caso del Parco dell’Asinara, è stato accolto uno mio specifico ordine del giorno in aula ieri», dichiara Sanna.

«Pur non avendo impianti di produzione di energia elettrica ubicati nel proprio territorio o in quello contiguo, tali Aree protette subiscono rilevanti ricadute ambientali da impianti di produzione di energia elettrica alimentati a carbone o ad altri combustibili fossili localizzati sulla terraferma, in prossimità. Si è pertanto deciso di destinare quota parte del gettito annuale della tassa sulle emissioni di anidride solforosa e di ossidi di azoto a carico dei titolari di tali impianti, ubicati ad una distanza di 25chilometri in linea d'aria da un'Area protetta, all'ente gestore della medesima area, a titolo di concorso ala spesa per il recupero ambientale e della naturalità . Inoltre, si è deciso di adottare ogni iniziativa necessaria per l'avvio del sistema volontario di pagamento dei servizi ecosistemici (Pse), allo scopo di remunerare in misura particolarmente adeguata i servizi ecosistemici forniti dalle aree marine protette delle piccole isole di straordinario valore naturalistico ed ambientale. Io sono convinta che le Aree protette debbano essere sentite dalle comunità come un’opportunità, non come un limite, ma questo significa fare di un parco o di un'area marina un fattore di crescita. Una comunità che vede incrementare, attraverso un parco, le proprie possibilità dal punto di vista socio-economico – conclude Giovanna Sanna – avrà a cuore e crederà nel progetto di tutela del territorio che è la missione di ogni Area protetta».

Nella foto: Giovanna Sanna
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