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Red 10 giugno 2017
Migranti: ecco il nuovo Piano regionale per l´accoglienza
Mercoledì 14 giugno è in programma una riunione sull´argomento tra il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ed il ministro dell´Interno Marco Minniti


CAGLIARI - Il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, con l’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu e con Angela Quaquero, delegata del presidente alle questioni che riguardano i migranti, è intervenuto alla conferenza stampa in cui è stato presentato l’aggiornamento del Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale. «Per governare i flussi migratori serve la massima certezza su numeri e regole. Noi facciamo la nostra parte, ma pretendiamo il rispetto delle quote», ha detto Pigliaru, che ha proseguito annunciando per mercoledì 14 giugno l’incontro con il Ministro dell’Interno Marco Minniti richiesto alcune settimane fa. Anche se i dati, nel calcolo della media, dicono che siamo dentro il 2«,96percento che ci spetta, dall’inizio dell’anno abbiamo registrato uno sforamento che non vorremmo diventasse una tendenza stabile. Affronteremo il tema e ribadiremo al ministro la nostra ferma opposizione quando e qualora la quota stabilita venisse costantemente superata - ha spiegato - Altro punto che porremo all’attenzione è il problema dell’immigrazione clandestina dall'Algeria: è un flusso diretto che sfrutta la debolezza del sistema e della posizione geografica. Vogliamo un’azione forte del Governo perché quel canale sia chiuso. L’accoglienza è un dovere, e per farla bene e in armonia con chi ospita, è fondamentale garantire ordine e sicurezza». Nell’incontro con il ministro, al quale parteciperanno anche Spanu e Quaquero, si discuterà anche sulla proposta del Viminale sull’apertura del Centro di permanenza per il rimpatrio in Sardegna. «L’obiettivo del piano – ha dichiarato l’assessore – è quello di consolidare il sistema di accoglienza di primo e secondo livello per far fronte in modo sempre più efficace ai crescenti flussi migratori, nel rispetto delle norme internazionali, assicurando azioni coordinate e massima solidarietà». Nel 2016, l’Esecutivo si è dotato per la prima volta di un Piano di questo tipo, quale strumento di pianificazione interassessoriale per coniugare ed integrare le diverse politiche, prestando attenzione alle specificità del contesto regionale. Ad un anno dall’approvazione del documento, si è ritenuto di dover procedere al suo aggiornamento sotto il profilo tecnico e finanziario, sulla base delle esigenze manifestate dai territori.

«Il Piano aggiornato – ha spiegato Spanu – è in sintonia con l’intesa tra il Governo e l’Anci che, il 14 dicembre 2016, ha regolato la distribuzione equilibrata e sostenibile dei richiedenti asilo e rifugiati tra le varie realtà locali. La Giunta Pigliaru – ha aggiunto – intende migliorare e potenziare il sistema di accoglienza diffusa nei territori e, per questo, ha instaurato un rapporto di collaborazione con l’Anci nel supporto ai Comuni per la predisposizione delle proposte progettuali sui Bandi Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. La Regione non ha una competenza primaria in materia di accoglienza di flussi migratori non programmati ma vuole fare la sua parte e si confronta con il Governo e con gli enti locali per individuare le migliori strategie di intervento». Angela Quaquero ha fatto il punto sui progetti Sprar: «80 Comuni hanno presentato la domanda per partecipare ai bandi. Con lo Sprar facciamo un salto di qualità e passiamo a un’accoglienza micro-diffusa che non provoca squilibri nei territori e assicura ai migranti migliori opportunità di inserimento nel contesto sociale». Inoltre, la Regione svolge un ruolo significativo nell’accoglienza dei minori non accompagnati: «Attualmente – ha detto Quaquero - le strutture dell’Isola ospitano 800 minori. La stessa Regione contribuisce con risorse proprie alla quota destinata ai Comuni che ospitano minori, sino a un massimo di 35euro al giorno pro capite. Sono stati poi avviati progetti integrati di inclusione attiva per ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni ospiti in comunità residenziali».

Il nuovo Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati prevede in tutto undici linee d’azione per perseguire i diversi obiettivi, divisi per settore, tramite azioni concordate con gli assessorati competenti. Si tratta di un percorso ben definito nei vari passaggi: dalla prima accoglienza alla tutela della salute dei richiedenti la protezione internazionale (comprendente le visite mediche di primo e secondo livello e l’assistenza sanitaria), fino all’integrazione e alla formazione dei migranti, anche tramite il rafforzamento della rete Sprar. Vengono individuate alcune aree di inserimento lavorativo come l’agricoltura sociale ed altri ambiti in cui i migranti possano mettere a frutto competenze già acquisite. Di particolare rilievo, poi, il volontariato sociale (prestazione gratuita in settori di pubblica utilità). I primi progetti saranno attuati nelle aree urbane. A causa dell’attuale particolare situazione, risultano fondamentali soprattutto le prime due linee di intervento previste dal Piano: soccorso e prima assistenza nel punto di sbarco e seconda accoglienza a lungo termine e integrazione. Nel documento, è previsto, con il finanziamento di circa 2milioni di euro, l’allestimento, nel porto canale di Cagliari, di punto di sbarco con strutture smontabili per garantire a chi arriva una migliore accoglienza e a tutti gli operatori spazi più funzionali. E’ stato portato a termine l’aggiornamento formativo dei gestori e degli operatori dei centri di accoglienza e dei mediatori culturali. Il Centro permanente per i rimpatri, la cui sede è ancora da individuare, è previsto dal decreto Minniti-Orlando. «Il Cpr, previsto in Sardegna, deve esser destinato – ha osservato Spanu – ai migranti che arrivano in Sardegna con gli sbarchi diretti. La Giunta ha più volte sottolineato che la sede del Cpr sarà individuata sulla base di una piena condivisione degli enti locali. Sarà comunque uno dei temi al centro dell’incontro con il ministro Minniti a cui ribadiremo la necessità di garantire un maggior controllo lungo le coste algerine».

Sono previste iniziative di approfondimento sul tema delle migrazioni. Avviato un ciclo di incontri nelle scuole per un confronto e uno scambio di idee con gli studenti sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione. Al primo incontro, che si è svolto all’Istituto Primo Levi di Quartu Sant’Elena, hanno partecipato, oltre ai ragazzi ed ai loro insegnanti, rappresentanti della Giunta, mediatori culturali e responsabili di centri di accoglienza. La Cooperazione allo sviluppo è lo strumento più valido ed efficace per bloccare i flussi migratori. L’Esecutivo, con l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, ha sottoscritto, nel corso di una recente missione in Senegal, un accordo con i rappresentanti istituzionali della Regione di Matam, per uno scambio di buone pratiche che sostiene la crescita di una delle aree più povere del paese sub-sahariano. Inoltre, è in corso un proficuo confronto con le autorità tunisine. Nell’ambito della Conferenza delle Regioni, la Sardegna svolge un ruolo di primo piano per dare impulso agli interventi a favore dei paesi da cui hanno inizio i disperati viaggi dei migranti.

Nella foto: un momento dell'incontro
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