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Red 8 giugno 2017
Santuario Pelagos: tra natura e politica
L’Arcipelago di La Maddalena è stato al centro di una giornata di confronto e dibattito sulle politiche di protezione dei mammiferi marini all’interno del Santuario Pelagos


LA MADDALENA - L’Arcipelago di La Maddalena è stato al centro di una giornata di confronto e dibattito sulle politiche di protezione dei mammiferi marini all’interno del Santuario Pelagos. L’iniziativa è stata organizzata dal Reparto ambientale marino del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare su volontà espressa dalla Direzione generale della Protezione natura e, in particolare, dalla direttrice Maria Carmela Giarratano. Un’occasione di approfondimento scientifico per fare il punto sulle diverse esperienze maturate dalle realtà associative espresse dalle comunità locali che operano all’interno del perimetro del Santuario Pelagos, per misurare il coinvolgimento e l’efficacia della rete di tutela che coinvolge nel nord Sardegna undici Amministrazioni comunali costiere aderenti alla Carta di partenariato Pelagos.

All’incontro, hanno aderito la Direzione generale del Servizio tutela della natura dell’Assessorato regionale all’Ambiente, i rappresentanti dell’Università degli studi di Sassari e dell’Istituto zooprofilattico della Regione Sardegna ed i delegati della Regione Corsica Gianluigi Cancemi come rappresentante dell’Oec, animatore del progetto Gect–Parco marino internazionale delle Bocche di Bonifacio. Nel ruolo di padroni di casa, l’Amministrazione comunale di La Maddalena rappresentata dal sindaco Luca Montella, il direttore marittimo di Olbia, il capitano di Vascello Pietro Preziosi e chiaramente il Parco nazionale guidato dal commissario straordinario: il capitano di fregata Leonardo Deri e dal direttore facente funzioni Yuri Donno.

Il Santuario Pelagos è un’area di biodiversità particolarmente pregiata, una zona marina di 87.500chilometri quadri, che nasce da un accordo tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano. Una stima approssimativa elenca più di 8.500 specie di animali microscopici che rappresentano tra il 4 ed il 18percento delle specie marine mondiali. Questa biodiversità è notevole, in particolare per quanto riguarda il numero dei predatori al vertice della catena trofica, come i mammiferi marini, perché il Mediterraneo rappresenta solo 0,82percento della superficie e lo 0,32percento del volume degli oceani del mondo. L’area del nord Sardegna, che ha come vertici estremi il Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ed il Parco nazionale dell’Asinara, è la parte meridionale del Santuario, un’area di interesse fondamentale rispetto alle dinamiche di gestione del Santuario Pelagos.

Ad aprire gli interventi i rappresentanti del Reparto ambientale marino del Ministero dell’Ambiente, promotore dell’iniziativa: il capitano di Vascello Aurelio Caligiore (del Comando generale Corpo delle Capitanerie di porto–Guardia costiera, che ha coordinato i lavori della giornata) ed il capitano di Corvetta Santo Altavilla (che ha illustrato i dati statistici raccolti ed elaborati dal Ram nell’ambito degli interventi delle Capitanerie di porto all’interno del Santuario Pelagos). Interessanti le esperienze maturate all’interno dell’Arcipelago di La Maddalena, in particolare da due realtà associative locali che operano nel campo della ricerca scientifica e nel monitoraggio dei mammiferi marini: una rappresentata dai ricercatori Luca Bittau e Mattia Leone dell’associazione Seame Sardinia, che hanno esposto i dati, accumulati in anni di monitoraggi e di collaborazione con l’Università di Sassari e con operatori privati di Whale Watching, delle diverse specie presenti in prossimità del Canyon di Caprera; l'altra, rappresentata dal responsabile scientifico del progetto il ricercatore Andrea Rotta, che ha raccontato l’esperienza maturata nelle campagne di monitoraggio in tutto il nord Sardegna con il progetto “Sardegna nord cetacei”, anche questo in collaborazione con l’Ateneo sassarese e con il Dipartimento di medicina veterinaria.

Un intervento di stampo operativo quello tenuto dal rappresentante dell’Izs relativo alla gestione delle emergenze spiaggiamenti cetacei. Nell’ambito delle attività della “Rete Nazionale spiaggiamenti mammiferi marini”, Antonio Pintore ha illustrato difficoltà di gestione delle operazioni e l’importanza dei rapporti con le Amministrazioni locali per la gestione dello smaltimento degli animali sulle quali ricadono le competenze in materia sanitaria. Inoltre, la giornata è stata l’occasione per celebrare la World oceans day 2017 insieme all’associazione Marevivo ed i bambini delle scuole di La Maddalena e Palau, che hanno partecipato al progetto “Delfini guardiani dell’Arcipelago”. Un’iniziativa che ha coinvolto migliaia di ragazzi in tutta Italia, per un’iniziativa di educazione ambientale che guarda al futuro del mare.
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