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Red 24 maggio 2017
Impresa verde 3.0: finisce il tour
Chiuso a Monti il tour illustrativo per i bandi da 28milioni su innovazione e multifunzionalità. «Abbiamo le risorse per i buoni progetti», ha dichiarato l’assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria


MONTI - Tappa conclusiva, ieri (martedì) a Monti, alla presenza dell’assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, del tour illustrativo nei territori sul progetto Impresa Verde 3.0 e delle Misure del Programma di sviluppo rurale che lo finanziano. Obiettivo dell’intervento è l’avvio di nuove imprese e di attività extra-agricole che puntino alla valorizzazione di innovazione e multifunzionalità nelle aree rurali. I bandi, pubblicati il 10 maggio, hanno una dotazione finanziaria complessiva di 28milioni di euro così suddivisi: 10milioni sulla sottomisura 6.2 per l’avvio di start-up verdi; 8milioni sulla sottomisura 6.4.1 per l’agricoltura multifunzionale; 10milioni sulla 6.4.2 per il sostegno alle imprese extra-agricole già operative. I materiali ed i bandi sono consultabili sul sito internet istituzionale della Regione autonoma della Sardegna. Nell’incontro organizzato dalle strutture dell’Assessorato dell’Agricoltura, in collaborazione con le Agenzie regionali Laore Sardegna, Argea, Agris e Sardegna Ricerche, è stata illustrata la nuova normativa regionale in materia di Multifunzionalità e le linee guida per lo sviluppo di un progetto d’impresa. Un focus particolare è stato riservato all’ascolto di imprenditori e startuppers che hanno raccontato le proprie esperienze.

I bandi offrono opportunità di investimento in attività innovative, turistiche, ambientali, didattiche e sociali coerenti con le finalità del Psr Sardegna. In questi ultimi anni, sono infatti emerse nuove ed interessanti nicchie di mercato per prodotti e servizi altamente innovativi di green economy, bioeconomia, artigianato e design, micrologistica, servizi digitali e di e-commerce, soluzioni etiche ed ecologiche. «Dobbiamo pensare a nuovi modelli di fare agricoltura che integrino l’esistente diversificando le offerte per i consumatori e i fruitori. La multifunzionalità parte dal saper ascoltare e cogliere le evoluzioni del settore, con la nascita di nuovi modi di fare business. Partendo dalla promozione e dalla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari dobbiamo aprirci a quel turismo che guarda all’ambiente e al racconto unico della nostra tradizione agricola». Lo ha detto Caria, rivolgendosi ai tanti presenti nella sala del Centro sociale di Monti. «Come Regione – ha proseguito l’assessore – abbiamo stanziato 28milioni di euro per finanziare i buoni progetti che contribuiscano a creare occupazione nelle aree rurali della nostra Isola. Ci sono le risorse e negli incontri fatti in queste settimane nei territori abbiamo capito che ci sono anche tante buone idee. Mettiamoci assieme, soprattutto con voi giovani, e lavoriamo per raggiungere gli obiettivi».

Diego Lai fondatore di Autentico, ha raccontato la sua esperienza di start up innovativa: «L’Italia, e nel più piccolo la Sardegna, – ha detto – hanno il problema costante delle contraffazioni e dell’italian sounding nelle produzioni agroalimentari. La start up Autentico interviene proprio per garantire l’originalità del prodotto, sperimentato soprattutto per olio e vino, con l’applicazione di un bollino sottilissimo, grande quanto una moneta di due euro, che viene incollato dietro le etichette delle bottiglie. Questo bollino contiene un microchip che ci permette di risalire all’origine della produzione e alla posizione geografica in cui si trovano le bottiglie». La sottomisura 6.2 sostiene, con un contributo forfettario, la nascita di micro e piccole imprese extra-agricole che hanno come oggetto della propria attività lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi nell’ambito di settori di diversificazione chiave individuati dal Psr. Beneficiari del sostegno sono le persone fisiche (singole o associate) che intendono avviare una nuova micro o piccola impresa nelle aree rurali della Sardegna nei settori extra-agricoli individuati dal bando. Per micro-piccole imprese, si intendono quelle aziende con un numero di occupati inferiore a 49 ed un bilancio annuo non superiore ai 10milioni di euro. Il sostegno è concesso sotto forma di aiuto forfettario per l’avvio di una nuova micro o piccola impresa ed è di 50mila euro. Il contributo non è soggetto a rendicontazione, ma ad una verifica sulla corretta attuazione del business plan.

La sottomisura 6.4.2 si propone di incentivare la diversificazione economica delle aree rurali attraverso lo sviluppo di attività extra-agricole. È previsto un aiuto, in conto capitale, del 50percento sulle spese ammesse a finanziamento ed è destinato alle imprese non agricole, già costituite ed operanti nelle aree rurali in determinati settori individuati dal Psr. L’intervento ha l’obiettivo di sostenere investimenti strutturali materiali ed immateriali di cui possono beneficiare le Mpi non agricole di tutta la regione, escluso il Comune di Cagliari. La sottomisura 6.4.1 finanzia le imprese agricole che intendono investire in attività collegate e complementari all’agricoltura per diversificare le fonti di reddito. Possono beneficiarne gli imprenditori agricoli con un contributo, in conto capitale, del 50percento della spesa ammessa a finanziamento e che non può superare il massimale di 200mila euro. Fra le attività extra-agricole finanziabili rientrano: agriturismi ed agricampeggi; attività didattiche e/o sociali; riqualificazione del paesaggio; trasformazione di prodotti aziendali; turismo a cavallo; punti vendita diretta di prodotti non agricoli.

Nella foto: un momento dell'incontro


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