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Olbia 24notiziealgheroCronacaAmbienteBomba di reflui: alghe e pesci in putrefazione
S.O. 23 maggio 2017
Bomba di reflui: alghe e pesci in putrefazione
Quello in corso nella laguna di Alghero è un vero e proprio scandalo. Nessuna novità dal punto di vista scientifico, tutto abbastanza chiaro: l´abnorme sversamento di reflui dall´impianto di San Marco contribuisce a far impazzire l´ecosistema. Alte temperature e alghe in decomposizione che assorbono ossigeno: gamberi e pesci morti. Odori nauseabondi


ALGHERO - Passano i mesi e la situazione dell'ecosistema del Calich preoccupa sempre di più. Nessuna novità dal punto di vista scientifico, tutto abbastanza chiaro: l'abnorme sversamento di reflui dall'impianto di San Marco (ininterrotto dal 2009) contribuisce in modo determinante a caricare di nutrienti l'ambiente lagunoso, che in condizioni favorevoli di temperatura vede la massiccia fioritura di alghe. Le stesse alghe che decomponendosi consumano grandi quantità di ossigeno, che con l'abbassamento della marea rende l'ambiente inadatto e ostile alla presenza di pesci e organismi acquatici (come l’aplysia depilans, ghiotta delle alghe). Il resto è sotto gli occhi di tutti: processi degradativi organici in atto con conseguente liberazione di miasmi e odori nauseabondi.

Decine di migliaia di metri cubi di acqua depurata (dolce e calda) sono riversati sul rio Filiberto e da lì in mare, via Calich, dal giorno di entrata in funzione del depuratore della città. Il tutto senza un preventivo studio sull'impatto ambientale e nonostante l'impianto fosse stato finanziato per il riutilizzo. Quello in corso nella laguna di Alghero insomma, è un vero e proprio scandalo. All'indomani della denuncia del Quotidiano di Alghero [LEGGI], la conferma delle critiche condizioni dell'ecosistema lagunare di Fertilia arrivano anche dal Parco di Porto Conte. I rilievi effettuati, infatti, hanno consentito di registrare il marcato calo di ossigeno sia al fondo che in superficie e in taluni casi addirittura la quasi assenza percentuale dello stesso.

Secondo il direttore Mariano Mariani il fenomeno è attribuibile anche «all’ostacolo rappresentato dal molo di sopra-flutto del porto canale di Fertilia che costituisce esso stesso una pressione incidente sulla laguna impedendo il ricambio di acque fresche e povere di nutrienti normalmente garantito dal mare». Con queste condizioni, per Mariani «si rendono sempre più urgenti ed indispensabili, con il coinvolgimento di tutti gli enti operanti a diverso titolo sulla laguna, le misure di tutela, le strategie di governance e di ripristino ambientale che, peraltro, sono alla base del progetto Retralags promosso dall’Amministrazione comunale ed in corso di attuazione con la collaborazione del Parco di Porto Conte».

Nella foto del Parco: l’aplysia depilans in decomposizione, ghiotta delle alghe cresciute in laguna
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18:59
Secondo l’ultimo rapporto CONAI, conferita al Consorzio una quantità di rifiuti che coprirebbe tre volte la tratta Cagliari-Ginevra. 25 milioni e 820.000 euro dal sistema CONAI ai Comuni della Regione


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