Non è stato raggiunto il quorum al referendum sulla gestione diretta del servizio idrico da parte del Comune di Oristano. Oggi, alle 11, il primo cittadino effettuerà un’analisi del voto nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella Sala Giunta del Palazzo Campus Colonna
ORISTANO - Non è stato raggiunto il quorum al referendum sulla gestione diretta del servizio idrico da parte del Comune di Oristano. Lapidario il commento del sindaco Guido Tendas: «conferma che gli oristanesi hanno compreso l’inutilità di questa consultazione». Alle urne si e' presentato solo il 33,02% degli aventi diritto, ben al di sotto del 50% piu' uno necessari perche' la consultazione fosse valida. Nelle 36 sezioni allestiti in tutta la citta' hanno votato 8.815 oristanesi, di cui 4.700 elettrici e 4.115 elettori. La stragrande maggioranza (il 99,18%), pari a 8.731 voti, si e' espressa per il si' e, quindi, per uscire dalla gestione di Abbanoa. I no sono stati appena 72, pari allo 0,82%, secondo i dati diffusi dal Comune.
Oggi, alle 11, il primo cittadino effettuerà un’analisi del voto nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella Sala Giunta del Palazzo Campus Colonna. «Il Comitato referandario ha voluto cimentarsi lungo un percorso avventuroso, esponendo l’ente a una spesa inutile e, nel caso si fosse raggiunto il quorum e avessero vinto i sì, all’impossibilità di dare corso alla volontà dei cittadini – dice il sindaco Tendas -. Ogni esercizio della democrazia è non solo bene accetto, ma addirittura auspicabile. Ma in questo caso era chiaro sin dal primo momento, in virtù anche degli autorevoli pareri espressi contro la legittimità di questa consultazione, che il referendum avrebbe portato la città su un binario morto. Così è stato e oggi ci troviamo a prendere atto di un’iniziativa inutile, costata decine di migliaia di euro alla collettività e che non lascia risultati apprezzabili».
«I cittadini spesso hanno manifestato malcontento per l’operato di Abbanoa e su questo occorre agire nei prossimi mesi – conclude Tendas -. Lo devono fare i Comuni che hanno un dovere da cui non si possono sottrarre nei confronti dei cittadini, ma lo devono fare anche gli organismi regionali, EGAS e Giunta regionale in prima fila. In questa direzione stiamo già lavorando con risultati che stanno già arrivando e che nei prossimi mesi saranno ancora più evidenti».
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